L'allarme dell'Onu: "I civili rischiano la morte per fame"

Prosegue la guerra in Medioriente. Israele “sta facendo tutto il possibile per tenere i civili lontani dal pericolo” mentre combatte Hamas Gaza, anche lanciando volantini che li avvertono di fuggire, ma i suoi tentativi di ridurre al minimo le vittime “non hanno avuto successo”. Lo ha affermato Benjamin Netanyahu. L’esercito israeliano ha annunciato di aver recuperato in una struttura adiacente l’ospedale di al Shifa a Gaza City, il corpo di Noa Marciano, la soldatessa 19enne presa in ostaggio da Hamas. Secondo fonti palestinesi, nella città di Jenin in Cisgiordania, tre persone sono state uccise e altre sette ferite durante un’operazione militare israeliana. L’allarme dell’Onu: “I civili di Gaza rischiano di morire fame poiché cibo e acqua sono diventati “praticamente inesistenti”. Gli Usa: “Vogliamo che più carburanti entrino nella Striscia”. Blinken ha chiesto a Israele di adottare misure “urgenti” per porre fine alla violenza dei coloni contro i palestinesi in CisgiordaniaARTICOLO IN AGGIORNAMENTO

20:15 Israele: “Operazione avanti anche nel Sud della Striscia di Gaza”

In merito alla possibilità dell’estensione dell’operazione via terra di Israele nel Sud della Striscia di Gaza il portavoce delle forze di difesa, Daniel Hagari, ha affermato che l’Idf “sta lavorando con obiettivi molto chiari ed è “determinata a continuare ad avanzare ovunque si trovi Hamas, anche nel sud della Striscia di Gaza”. Lo riporta Haaretz. Questo – ha aggiunto – avverrà – nel tempo, nel luogo e nelle condizioni che decideremo”.

20:00 Idf: “Trovata infrastruttura sotterranea sotto al-Shifa”

Il portavoce delle forze di Difesa israeliane, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha affermato che le truppe hanno trovato “altre infrastrutture sotterranee” sotto l’ospedale di al-Shifa a Gaza City. Lo riporta il Times of Israel. “Continuiamo la nostra attività presso l’ospedale – ha aggiunto – le nostre truppe stanno operando nella zona e indagando sui pozzi dei tunnel rinvenuti nell’ospedale”. 

19:25 Israele: “Chiara presenza Hamas negli ospedali di Gaza”

Il capo del comando meridionale delle forze di difesa israeliane, Yaron Finkelman, ha detto la presenza di Hamas “in tutti gli ospedali di Gaza” è “evidente”. Lo riporta il Times of Israele. “Fanno un uso cinico degli ospedali”, ha aggiunto. 

19:07 Autorità Gaza: “12mila morti, 5mila bambini”

Continua a crescere il numero delle vittime nella Striscia di Gaza a seguito dei raid e degli attacchi israeliani.Secondo il ministero della Sanità della Striscia gestito da Hamas, dal 7 ottobre a oggi nell’enclave si sono registrati almeno 12mila morti, tra i quali 5mila bambini. Lo riporta Sky News. La scorsa settimana Israele ha rivisto al ribasso, da 1.400 a 1.200, il bilancio delle vittime degli attacchi subiti da Hamas il 7 ottobre scorso. 

19:01 Scholz a Erdogan: “Israele ha diritto a difendersi”

Israele ha “il diritto, secondo il diritto internazionale, di difendersi”. Lo ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in occasione della visita in Germania del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. Lo riporta Tagesschau. “Il diritto di Israele ad esistere è per noi inconfutabile”, ha affermato il cancelliere tedesco. Erdogan ha più volte criticato le azioni israeliane nella Striscia di Gaza.

18:25 Gallant: “Yahya Sinwar è il nuovo Bin Laden”

“Yahya Sinwar è il nuovo Bin Laden: gli daremo la caccia e otterremo la vittoria”. Lo scrive sul social network ‘X’ Yoav Gallant, ministro della Difesa di Israele, riferendosi al leader di Hamas a Gaza che, secondo Tel Aviv, sarebbe una delle menti degli attacchi del 7 ottobre

17:45 Onu: “Se non agiamo subito a Gaza guerra può allargarsi”

Per quanto “terribile” sia in questo momento la situazione a Gaza “potrebbe peggiorare ancora”. Lo ha detto il Sottosegretario generale per gli Affari umanitari delle Nazioni Unite, Martin Griffiths, intervenendo a una riunione informale dell’Assemblea generale. “Se non agiamo adesso questo conflitto potrebbe estendersi ulteriormente in altre parti dei territori palestinesi occupati e oltre, e trascinare la regione in un incendio con conseguenze ancora più catastrofiche”, ha affermato Griffiths.

17:15 Onu: “Bilancio vittime assedio Gaza è indescrivibile”

“Le perdite umane derivanti dall’assedio alla Striscia di Gaza sono indescrivibili”. Lo ha detto Denis Francis, presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Lo riporta Al Jazeera. “Forse non sapremo mai il numero esatto delle vittime, ma quello che è certo è che migliaia di persone sono morte inutilmente”, ha aggiunto. 

16:48 Brigate Al-Qassam: “Ostaggi portati in ospedale per curarli”

Le Brigate al-Qassam, ala militare di Hamas, hanno detto che “gli ostaggi sionisti” sono stati trasferiti “in centri di cura” a causa “della gravità delle loro condizioni e per salvare le loro vite”. Lo riporta il Jerusalem Post. 

16:25 Israele: “Nessun cessate il fuoco senza rilascio ostaggi”

Israele “non accetterà” un cessate il fuoco fino a quando non ci sarà “un rilascio di massa degli ostaggi presi dai terroristi di Hamas” e che si trovano nella Striscia di Gaza. Lo ha detto il capo del Consiglio di sicurezza nazionale israeliano, Tzachi Hanegbi.

16:23  Israele: “Raggiunti tutti obiettivi e siamo solo all’inizio”

 Il capo del Consiglio di Sicurezza nazionale israeliano, Tzachi Hanegbi, ha affermato che l’esercito, dall’inizio delle operazioni dopo l’attacco da parte di Hamas del 7 ottobre, “ha raggiunto tutti gli obiettivi fissati” e “come ha detto il primo ministro” Benjamin Netanyahu “Questo è solo l’inizio”. Lo riporta il Times of Israel. “Siamo determinati a raggiungere la fine della battaglia, che coinciderà anche con la fine di Hamas”, ha concluso. 

15:35 Media, verso tregua con scambio di 50 prigionieri

Fonti di Al-Arabiya hanno riferito che sarà presto raggiunto un accordo di tregua di 3 giorni tra Israele e Hamas che prevede l’arrivo di aiuti a Gaza e il rilascio di 50 ostaggi, tra donne e bambini, in cambio del rilascio di 50 donne e bambini palestinesi dalle carceri israeliane. Come parte dell’accordo, Israele ha anche acconsentito all’ingresso di quantità limitate di carburante nella Striscia di Gaza sotto la supervisione delle Nazioni Unite. Le fonti hanno aggiunto che ci sono pressioni degli Stati Uniti su Israele affinché accetti l’accordo.

15:05 Direttore al-Shifa: “Falso che Israele abbia fornito incubatrici”

“Le forze di occupazione israeliane affermano di aver fornito incubatrici all’ospedale, ma questo non è vero; questo è falso”. Lo ha detto il direttore dell’ospedale al-Shifa di Gaza, Muhammed Abu Salmiya, parlando ad Al Jazeera. “Inoltre non abbiamo bisogno di incubatrici. Abbiamo già delle incubatrici in ospedale, ma siamo senza carburante per generare elettricità”, ha aggiunto, sottolineando che molti neonati prematuri sono morti perché le incubatrici hanno esaurito l’ossigeno.

14:45 Borrell: “Israele risolva problema coloni in Cisgiordania”

“Oggi ci sono più di 150 insediamenti illegali di coloni in Cisgiordania. Sollecitiamo le autorità israeliane ad affrontare la questione al massimo livello per prevenire un’escalation in Cisgiordania”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, in un punto stampa con il premier palestinese, Mohammad Shtayyeh, a Ramallah. “Dall’inizio dell’anno 421 palestinesi sono stati uccisi in Cisgiordania. Dal 7 ottobre in Cisgiordania è stato ucciso lo stesso numero di palestinesi che dall’inizio dell’anno fino al 7 ottobre. Ciò ha aumentato il numero di comunità costrette a lasciare le proprie case”, ha sottolineato.

14:36 Premier Anp: “Israele a Gaza uccide per gusto di uccidere”

“Ciò che Israele fa a Gaza è uccidere con l’ordine della vendetta, uccidere per il gusto di uccidere. E spero che questi omicidi finiscano immediatamente”. Lo ha detto il premier palestinese, Mohammad Shtayyeh, in un punto stampa con l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, a Ramallah.

14:33 Iran a Usa: “Non vogliamo che conflitto si allarghi”

“Negli ultimi 40 giorni ci sono stati scambi di messaggi tra l’Iran e gli Stati Uniti. Abbiamo detto che l’Iran non vuole che la guerra si allarghi”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, in un’intervista al Financial Times.

14:02 Ministri Israele: “Carburante a Gaza è segno di debolezza”

Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha affermato che consentire l’ingresso del carburante nella Striscia di Gaza “è un grave errore e contraddice la decisione dell’intero gabinetto”. Una mossa del genere “trasmette debolezza, dà ossigeno al nemico e permette al leader di Hamas Gaza Yahya Sinwar di sedersi comodamente nel suo bunker con aria condizionata, guardare le notizie e continuare a manipolare la società israeliana e le famiglie dei rapiti”. Lo riporta The Times of Israel. Critico anche il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir che afferma che il gabinetto di guerra, che ha preso la decisione, “sta portando Israele verso una politica sbagliata”. “Finché i nostri ostaggi non ricevono nemmeno la visita della Croce Rossa, non ha senso fare doni umanitari al nemico”, ha detto.

13:45 Borrell: “Ue amica dei palestinesi, subito pause umanitarie”

“L’Unione europea è amica del popolo palestinese e quando parlo di tragedia mi riferisco a ciò che sta accadendo a Gaza. Circa la metà di loro sono bambini. C’è una grave carenza di acqua e cibo. Ieri sono stato informato dall’organizzazione delle Nazioni Unite che la situazione è critica dal punto di vista del funzionamento degli ospedali, con un collasso dei sistemi sanitari e una grave mancanza di medicinali e forniture mediche”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, in un punto stampa con il premier palestinese, Mohammad Shtayyeh, a Ramallah. “L’Unione Europea e ora anche le Nazioni Unite, attraverso le ultime risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite adottate ieri, hanno richiesto pause umanitarie immediate per garantire maggiore accesso all’assistenza umanitaria, compresa l’acqua e il combustibile, che possa raggiungere i civili a Gaza”, ha aggiunto.

12:47 Ok Israele a 2 camion carburante al giorno a Gaza

Una fonte politica ha detto ad Haaretz che il gabinetto di guerra israeliano ha approvato all’unanimità la raccomandazione congiunta dell’esercito e del servizio di sicurezza Shin Bet di conformarsi alla richiesta degli Stati Uniti di consentire l’ingresso quotidiano di due camion con carburante nella Striscia di Gaza. Il carburante è necessario per gli sforzi delle Nazioni Unite volti a sostenere le infrastrutture idriche e fognarie nella Striscia. La decisione del governo garantisce a Israele lo spazio di manovra diplomatica necessario per il suo obiettivo di eliminare Hamas, ha detto la fonte.

12:09 Media: 150mila litri di carburante verso Gaza da Rafah

Quasi 150mila litri di carburante destinati agli ospedali della Striscia di Gaza hanno attraversato il valico di Rafah entrando nell’enclave. Lo riporta l’emittente egiziana Al Qahera news citando un proprio corrispondente che si trova al valico di frontiera. Le forniture di carburante sono fondamentali per alimentare l’energia negli ospedali e per assicurare il funzionamento di impianti vitali, come quelli per la desanilizzazione dell’acqua.

11:53 Media: attacco Israele a scuola con sfollati a Gaza City

Un gran numero di persone sono morte e ferite dopo che un attacco israeliano ha preso di mira la scuola al-Falah, che ospita migliaia di sfollati, nel quartiere di al-Zaytoun, a sud di Gaza City. Lo riporta Al Jazeera. 

11:59 Media: ex presidente parlamento Hamas ucciso a Gaza

Ahmed Bahar, ex presidente del parlamento di Hamas, sarebbe stato ucciso dall’esercito israeliano durante i combattimenti nella Striscia di Gaza. Lo riporta Haaretz citando fonti della Cisgiordania. Bahar era un esponente rilevante dell’ala politica dell’organizzazione palestinese. È stato presidente del parlamento della Striscia nel 2006. Nei giorni scorsi le truppe israeliane hanno annunciato di aver conquistato il parlamento di Gaza e di averlo fatto esplodere. 

10:31 Due palestinesi sparano su soldati a Hebron, uccisi

Due terroristi sono arrivati in macchina poco tempo fa a Olive Junction, vicino a Hebron, nella Brigata Yehuda, e hanno sparato contro le forze che operavano lì. I combattenti del battaglione di riserva 8106 hanno sparato e ucciso i due terroristi“. È quanto affermano le Forze di difesa israeliane (Idf) in un post sui social. “Le forze dell’ordine hanno sequestrato anche l’arma tipo Carlo dalla quale è stato effettuato lo sparo”, si legge nel post.

Blackout comunicazioni continua, bloccati aiuti a Gaza

I sistemi di comunicazione nella Striscia di Gaza sono ancora interrotti da ieri a causa dell’assenza di carburante per alimentare le reti internet e telefoniche. Le agenzie umanitarie hanno annunciato di essere costrette a interrompere le consegne transfrontaliere di aiuti umanitari. L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, o Unrwa, ha dichiarato che oggi non sarà possibile far entrare aiuti nel sud di Gaza dall’Egitto, attraverso il valico di Rafah. “Abbiamo visto che il carburante, il cibo, l’acqua e l’assistenza umanitaria sono stati usati come arma di guerra”, ha detto la portavoce dell’Agenzia Juliette Touma, aggiungengo che è “oltraggioso che le agenzie umanitarie siano ridotte a chiedere l’elemosina per il carburante”. 

Ucciso Abu Halal, ex membro Fatah affiliato ad Hamas

Informazioni da Gaza riferiscono che l’esercito israeliano ha ucciso Khaled Abu Halal, ex membro anziano delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa del partito Fatah e che negli ultimi anni è stato affiliati ad Hamas. Lo riporta Haaretz. Abu Halal sarebbe stato ucciso in un attacco che ha colpito il quartiere Sheikh Radwan di Gaza. 

Idf: “Presa roccaforte Jihad islamica in nord Gaza” 

Le truppe della Brigata Bislamach e l’unità d’élite dell’ingegneria da combattimento Yahalom delle Forze di difesa israeliane (Idf) hanno fatto irruzione in un avamposto della Jihad islamica palestinese nel nord di Gaza, localizzando razzi Badr-3, droni e altre armi di fabbricazione iraniana. “Abbiamo colpito e preso il controllo della roccaforte del comando settentrionale della Jihad islamica dove sono state trovate le munizioni”, si legge in un post pubblicato dall’Idf sui social. 

Recuperato corpo soldatessa rapita da Hamas

L’esercito israeliano ha annunciato che le forze che operano nella Striscia di Gaza hanno trovato il corpo senza vita della soldatessa 19enne Noa Marciano, presa in ostaggio da Hamas a Gaza. Secondo una dichiarazione del portavoce delle forze di difesa israeliane, riportata da Haaretz, il corpo di Marciano è stato trovato in un edificio vicino all’ospedale Al-Shifa, nel nord di Gaza. 

Netanyahu: “Non riusciamo a ridurre vittime civili a Gaza”

Israele sta facendo tutto il possibile per tenere i civili lontani dal pericolo mentre combatte Hamas a Gaza, anche lanciando volantini che li avvertono di fuggire, ma i suoi tentativi di ridurre al minimo le vittime “non hanno avuto successo”. È quanto detto dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un’intervista all’emittente statunitense Cbs News.”Ogni morte di civile è una tragedia – ha aggiunto Netanyahu, come riporta Haaretz – E non dovremmo averne, perché stiamo facendo tutto il possibile per togliere i civili dal pericolo, mentre Hamas sta facendo di tutto per mantenerli in pericolo”. 

3 morti e 7 feriti in attacco israeliano a Jenin

Fonti palestinesi nella città di Jenin, in Cisgiordania, affermano che, nella notte, tre persone sono state uccise e sette ferite durante un’operazione militare israeliana. Due delle persone uccise appartenevano ai Jenin Bridges, una milizia locale. Secondo il rapporto, scrive Haaretz, alcune persone sono rimaste ferite dall’attacco aereo e altre da colpi di arma da fuoco. Secondo quanto riferito, due dei feriti sarebbero in gravi condizioni. I rapporti affermano inoltre che le forze di difesa israeliane ha circondato l’ospedale Ibn Sina della città. 

Raid forze israeliane a Jenin, in Cisgiordania 

Israele sta conducendo un “grande raid” nella città di Jenin e nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania. Le forze israeliane “hanno preso d’assalto il campo con dozzine di veicoli, inclusi enormi bulldozer” ha riferito il vicegovernatore di Jenin, Kamal Abu al-Roub, citato da Al Jazeera. Le interruzioni di corrente, ha aggiunto, sono prevalenti nel campo e anche in altre parti della città, poiché sono in corso scontri tra soldati israeliani e palestinesi. Secondo testimoni, veicoli israeliani hanno circondato il campo dai lati orientale e occidentale. Si possono sentire anche sporadici suoni di esplosioni.

Blinken a Israele: “Necessarie azioni contro violenza coloni” 

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha parlato con il ministro israeliano Benny Gantz, membro del gabinetto di guerra. I due “hanno discusso degli sforzi per aumentare e accelerare il transito di assistenza umanitaria fondamentale a Gaza”, ha comunicato il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller. Blinken e Gantz “hanno inoltre discusso degli sforzi in corso per prevenire l’allargamento del conflitto e per garantire il rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza, compresi i cittadini statunitensi”. Il segretario di Stato Usa “ha sottolineato l’urgente necessità di passi concreti per allentare le tensioni in Cisgiordania, anche affrontando i crescenti livelli di violenza estremista dei coloni” e “che gli Stati Uniti restano impegnati a portare avanti una soluzione a due Stati”. 

Raid aereo israeliano su Khan Younis, dieci morti 

Un raid aereo delle forze israeliane ha ucciso 10 persone, compresi dei bambini, a est di Khan Younis. Lo riporta Al Jazeera, citando testimoni, compreso un suo giornalista e i media palestinesi. L’attacco ha colpito una casa di famiglia ad al-Qarara, a est di Khan Younis, nel sud di Gaza. Il video visionato da Al Jazeera mostra alcune delle vittime, tra cui una giovane ragazza e un neonato, nell’ospedale pediatrico di al-Nasr. L’attacco è avvenuto il giorno dopo che l’esercito israeliano aveva lanciato volantini su al-Qarara e nelle aree vicine avvertendo i residenti di evacuare verso “rifugi conosciuti”, secondo Yousef Hammash, membro dello staff del Consiglio norvegese per i rifugiati. 

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