Il direttore della struttura di Al Shifa: "Pronti a evacuare se Israele lo consente". Un bimbo americano di 3 anni tra gli ostaggi di Hamas
Prosegue la guerra in Medioriente. Il direttore dell’ospedale di Shifa avverte: “Pronti a evacuare se Israele lo consente”. La struttura è sotto assedio perché ritenuta il quartier generale di Hamas. L’Oms: “Situazione terribile a Shifa, il mondo non stia in silenzio”. Sembrava che si fossero riaperte le trattative per il rilascio degli ostaggi, ma Hamas ha detto di aver sospeso tutto a causa degli attacchi all’ospedale. Tra gli ostaggi c’è anche un bimbo americano di tre anni.
Tri infermieri dell’ospedale di Al-Shifa sono morte mentre “i bombardamenti e gli scontri armati” attorno alla struttura, la più grande di Gaza, si sono intensificati. Lo afferma l’Onu, secondo cui anche le infrastrutture dell’ospedale sono state danneggiate, tra cui un impianto di generazione di ossigeno, serbatoi d’cqua e un pozzo, il reparto di maternità e una struttura cardiovascolare.
Hamas: “Hezbollah in guerra solo se noi completamente distrutti”
Hezbollah entrerà a pieno titolo in guerra con Israele solo se Hamas sarà completamente distrutto da Israele nella Striscia di Gaza, Lo ha detto un alto funzionario di Hamas, Ahmed Abdul Hadi, parlando a Nbc. “Ora non è il momento”, ha spiegato Hadi, rappresentante di Hamas a Beirut, “la linea rossa per Hezbollah sarebbe la completa distruzione della resistenza a Gaza”.
Le tensioni al confine tra Israele e Libano si aggravano di giorno in giorno e più volte il gruppo militante libanese ha affermato di essere in guerra al fianco di Hamas dall’8 ottobre, ovvero dal giorno dopo l’attacco del gruppo palestinese in Israele.
Esercito israeliano entra in parlamento a Gaza City
Le truppe della Brigata Golani delle Forze di sicurezza israeliane (Idf) sono entrate nel palazzo del parlamento di Gaza City e hanno scattato una foto di gruppo nella sala principale in in cui mostrano le bandiere di Israele. L’immagine sta ora circolando sul web. Lo riporta The Times of Israel.
Michel: Tutti possono vedere tragedia popolazione Gaza
“Tutti possono vedere la tragedia”, della popolazione della Striscia di Gaza. Lo ha detto Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, al vertice economico della Sueddeutsche Zeitung, come riporta il quotidiano tedesco. Michel ha spiegato che è urgentemente necessario creare corridoi umanitari e attuare pause umanitarie affinché gli aiuti possano essere consegnati a chi ne ha bisogno. Michel ha poi detto che è troppo presto per valutare cosa sta succedendo all’ospedale al-Shifa di Gaza City.
Israele: “Hamas ha perso il controllo di Gaza”
“Non c’è nessuna forza di Hamas in grado di fermare le Forze di sicurezza israeliane (Idf). L’Idf sta avanzando in ogni punto. L’organizzazione Hamas ha perso il controllo di Gaza”. Lo ha detto il ministro della Difesa Yoav Gallant, come riporta The Times of Israel. “I terroristi stanno fuggendo verso sud”, ha aggiunto, “i civili stanno saccheggiando le basi di Hamas. Non hanno fiducia nel governo”. Secondo Gallant, le forze israeliane stanno avanzando “secondo i piani e svolgono i compiti con precisione e letalità”.
Autorità Gaza: “Cadaveri in decomposizione in cortile al-Shifa”
Il dottor Marwan Al-Barsh, direttore generale del ministero della Sanità a Gaza, gestito da Hamas, ha detto alla Bbc che ci sono “più di cento cadaveri” ammucchiati nel cortile dell’ospedale al-Shifa a Gaza. “L’elettricità è stata interrotta dalle forze di occupazione israeliane che hanno preso di mira i generatori, il che ha portato alla decomposizione e alla putrefazione dei cadaveri”, ha aggiunto, “vediamo i vermi uscire dai corpi”. “Abbiamo cercato di coordinarci con le forze di occupazione in modo che ci fosse permesso di seppellire i cadaveri all’interno dell’ospedale, ma chiunque tenti di uscire dall’ospedale viene colpito direttamente”, è la sua denuncia.
Esercito Israele: “Ucciso comandante brigata anticarro Hamas”
Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano di aver ucciso Yakub Ashur, comandante della divisione anticarro di Hamas nella Brigata Khan Younis. Secondo l’Idf, Ashur “come parte del suo ruolo, ha preso parte alla guida e alla direzione degli attacchi contro le forze dell’Idf”. Lo riporta The Times of Israel.
The IDF is operating inside Gaza to ensure the safe return of the 239 hostages.
We will continue striking the terrorists that carried out the inhumane massacre on October 7.
This is a war for the sake of humanity. pic.twitter.com/6neNITzM2i
— Israel Defense Forces (@IDF) November 13, 2023
Attacchi separati hanno ucciso anche Hamis Dababash, un membro veterano del gruppo terroristico ed ex capo della divisione di intelligence di Hamas; Tahsin Maslam, capo della compagnia di supporto al combattimento per le operazioni speciali di Hamas a Beit Lahia; Jihad Azam, un ufficiale dell’intelligence di Hamas nel quartiere Zeitoun di Gaza City; e Munir Harb, capo dell’informazione della Brigata Rafah.

Netanyahu: “No pause, andiamo verso vittoria”
“Noi vinceremo. Non ci saranno pause. Questa non è un’operazione, non è un’altra serie di combattimenti. Stiamo andando verso la vittoria totale”. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, rivolgendosi ai militari di Tel Aviv durante una visita al battaglione di ricognizione nel deserto, noto anche come Unità 585 o battaglione beduino. Lo riporta The Times of Israel. “Hamas sarà eliminato”, ha aggiunto.
Idf: “Uccisi 21 terroristi a ospedale al-Quds a Gaza”
Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano di aver ucciso 21 membri di una cellula terroristica che ha aperto il fuoco contro le forze israeliane dall’ospedale al-Quds di Gaza City. Secondo l’Idf, la cellula ha aperto il fuoco contro le truppe della 188esima Brigata corazzata israeliana con armi leggere, mentre era “in mezzo a un gruppo di civili all’ingresso dell’ospedale”. Durante lo scontro a fuoco, dei civili sono stati visti lasciare l’ospedale mentre altri miliziani sono usciti dagli edifici adiacenti e si sono nascosti tra loro per attaccare le forze israeliane. “Questo incidente è un altro esempio del continuo abuso da parte di Hamas delle strutture civili, compresi gli ospedali, per compiere attacchi”, scrive l’Idf in una nota.
Unrwa: “Finito carburante per rifornire ospedali Gaza”
L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha affermato di aver finito il carburante con cui rifornire gli ospedali di Gaza. Lo riporta Sky News. Da domani il deposito di carburante nell’enclave non sarà più in grado di rifornire gli ospedali, non si potranno rimuovere le acque reflue o fornire acqua potabile, ha dichiarato il commissario generale dell’Unrwa, Philippe Lazzarini. “Qual serbatoio ora è vuoto”, ha comunicato, aggiungendo che “in due giorni, entro il 14 novembre, ciò potrebbe avere un impatto sulle ambulanze e sulle principali operazioni ospedaliere”. Alcuni nosocomi, ha aggiunto, “hanno un po’ di energia solare, ma è marginale, quindi smetteranno di funzionare”. Lazzarini ha spiegato che l’esercito israeliano ha ignorato la richiesta di consegnare le sue scorte di carburante.
Esercito Israele: “Pausa umanitaria di 6 ore a Rafah”
l portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) ha annunciato per oggi una pausa umanitaria a Rafah, al confine tra la Striscia di Gaza e l’Egitto. L’Idf ha affermato che l’attività militare è sospesa per un periodo di sei ore fino alle 16 ora locale (le 15 italiane) “nella città di Rafah, nella zona a ovest di Salah Al-Din Street”, ha aggiunto l’esercito, “alla luce dei combattimenti in corso nell’area di Al-Shati, controllata dalle forze dell’Idf e per il bene di tutti coloro che non sono in grado di lasciare l’area e spostarsi nella zona sicura”.
Hamas: “Scambio prigionieri può essere solo completo”
Hamas chiede uno scambio totale tra gli ostaggi nelle sue mani e i palestinesi prigionieri di Israele. Lo ha detto Osama Hamdam, alto funzionario di Hamas in Libano. Lo riporta The Times of Israel. “La nostra posizione sul dossier dei prigionieri è stata chiara fin dall’inizio, e si tratta di un completo scambio di prigionieri”, ha affermato Hamden, che ha quindi smentito l’esistenza di colloqui per un rilascio parziale dei prigionieri aggiungendo che, invece, i negoziati per la liberazione di ostaggi stranieri procedono in parallelo ma vengono “ostacolati” da Israele.
Tajani: “Pronti a inviare ospedale da campo e curare bambini”
“L’Italia continua a essere in prima fila per gli aiuti alla popolazione civile. Siamo pronti a inviare un ospedale da campo come siamo pronti anche a curare in Italia i bambini palestinesi feriti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Consiglio Ue Esteri a Bruxelles.
Tajani: “Presentata proposta italo-franco-tedesca”
“Al centro del dibattito di oggi c’è stato anche il documento italo-franco-tedesco che ha come obiettivo quello di isolare Hamas, impedirgli di nuocere, ridurre i finanziamenti e di impedire che ci sia una impennata di antisemitismo in Europa e nel mondo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine del Consiglio Ue Esteri a Bruxelles, parlando della situazione in Medioriente.
Visita di Borrell in settimana in Israele e Palestina
“Questa settimana mi recherò in Israele, Palestina, Bahrein, Arabia Saudita, Qatar e Giordania per discutere di accesso umanitario, assistenza e questioni politiche con i leader regionali. Abbiamo bisogno di un orizzonte politico che guardi alla soluzione dei due Stati. Ciò può essere raggiunto solo attraverso il dialogo”. Lo annuncia su X l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell.
Ancora 400 tedeschi in territori palestinesi
Secondo il ministero degli Esteri tedesco, ci sono ancora quasi 400 tedeschi nei territori palestinesi della Striscia di Gaza e della Cisgiordania che si sono registrati nella lista di preparazione alle crisi del governo federale. Più di 290 cittadini tedeschi, compresi i loro familiari, hanno finora potuto lasciare la Striscia di Gaza, ha detto un portavoce del ministero degli Esteri in conferenza stampa a Berlino, come riporta Zdf.
Unrwa: “Colpita nostra struttura nel sud di Gaza”
Una struttura dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) sono state colpite domenica dalla marina israeliana, nonostante le coordinate sull’ubicazione delle stesse fossero state condivise con le parti in guerra. Lo ha affermato Unrwa. L’attacco ha causato “danni significativi” a una pensione dell’Unrwa a Rafah, tuttavia non ci sono state vittime perché il personale delle Nazioni Unite aveva lasciato la struttura un’ora e mezza prima del bombardamento. L’esercito israeliano non ha commentato l’accaduto. “Questo attacco è un’ulteriore dimostrazione che nessun luogo a Gaza è sicuro. Né il nord, né le aree centrali e nemmeno il sud”, ha affermato il commissario generale dell’Unrwa, Philippe Lazzarini.
Missile dal Libano verso Alta Galilea, Israele risponde
Un missile anticarro è stato lanciato dal Libano verso la regione israeliana dell’Alta Galilea. Lo riporta Haaretz, secondo cui le forze di difesa israeliane (Idf) hanno risposto al lancio colpendo obiettivi in Libano. Ai residenti di otto città israeliane dell’Alta Galilea è stato, intanto, ordinato di entrare nelle aree protette sino a nuovo ordine, a seguito di una valutazione sulla sicurezza nell’area condotta dall’Idf. Il Consiglio regionale dell’Alta Galilea ha invitato i residenti a cercare rifugio in zone sicure. Tutte le strade dell’area sono state chiuse al traffico.
Oms: “Al-Shifa non funziona più come ospedale”
“I continui spari e bombardamenti nella zona hanno esacerbato la situazione già critica. Tragicamente, il numero di pazienti deceduti è aumentato in modo significativo”. Lo ha detto il Direttore generale dell’Oms, Tedros Ghebreyesus su ‘X’ in merito alla situazione all’ospedale al-Shifa di Gaza City. “Purtroppo non funziona più come ospedale”, ha aggiunto.
May the souls of our departed @UNRWA colleagues rest in peace, and may we draw strength from their example as we continue our vital work in the pursuit of a better world.
Below is my full speech, as we gathered at @WHO to honour our colleagues, who lost their lives, with a… pic.twitter.com/JwbEO4T1vI
— Tedros Adhanom Ghebreyesus (@DrTedros) November 13, 2023
Borrell: “Soluzione su futuro Gaza non può essere isolata”
“Cosa accadrà dopo, come possiamo affrontare il problema di Gaza non solo per ricostruire ma per una soluzione alla questione palestinese, è il vero problema politico che dobbiamo affrontare, ovvero la soluzione definitiva al conflitto tra Israele e Palestina che ha raggiunto questo livello elevato dell’orrore. Dobbiamo cercare la pace tra loro”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Ue Esteri. “La soluzione per Gaza non può essere una soluzione isolata. Spiegherò ai ministri cosa potremmo realizzare, cosa dovremmo sostenere e su cosa dovremmo rigettare, con diversi ‘sì’ e diversi ‘no'”, ha aggiunto.
Borrell: “Israele mostri massima moderazione verso civili”
“Chiediamo a Israele di mostrare la massima moderazione per salvare vite civili. Condanniamo l’uso da parte di Hamas di usare i civili come scudi umani, ma esprimiamo anche la nostra preoccupazione per la terribile situazione degli ospedali che sono pesantemente colpiti dalle bombe”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Ue Esteri.
Borrell: “27 chiedono subito pausa umanitaria a Gaza”
“Sapete quanto sono stati difficili i momenti dopo il voto alle Nazioni Unite, in cui si è votato in modi diversi per presentare un approccio completamente unitario. Questo è ciò su cui ho lavorato durante tutto il fine settimana per ottenere una dichiarazione unitaria a 27 per chiedere pause immediate. Lo dico al plurale, non una sola, ma diverse, è l’obiettivo. Sono pause immediate e nuovi corridoi umanitari per affrontare la terribile situazione della popolazione di Gaza”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Ue Esteri.
Onu: “Sfollati e pazienti lasciano ospedale al-Shifa”
Molti altri palestinesi sfollati e pazienti hanno lasciato l’ospedale di Al Shifa secondo un funzionario delle sanitario delle Nazioni Unite. Il direttore degli ospedali di Gaza, Mohammed Zaqout, ha affermato che nella struttura al momento si trovano circa 650 pazienti, 500 operatori sanitari e 2mila e 500 sfollati. Nel fine settimana funzionari sanitari avevano riferito che nell’ospedale si trovavano 1.500 pazienti, altrettanti operatori sanitari e 15mila sfollati. La situazione a Shifa è peggiorata durante il fine settimana, con i medici che hanno riferito che l’ultimo generatore era rimasto senza carburante, provocando la morte di diversi pazienti, compresi neonati prematuri.Il funzionario delle Nazioni Unite ha spiegato che molti degli sfollati sono fuggiti dal complesso e che alcune famiglie hanno portato con sé parenti feriti non in modo grave. Ha aggiunto che i restanti pazienti necessitano di procedure speciali per l’evacuazione, comprese ambulanze attrezzate per portarli negli ospedali egiziani.
Ue: “Situazione Gaza castrofica e peggiora, subito pause”
“La situazione nella Striscia di Gaza è catastrofica e non fa che peggiorare di ora in ora. Molte cose devono essere fatte al riguardo. Innanzitutto occorre portare molti più camion. Queste forniture devono poi essere distribuite in tutta la Striscia di Gaza ovunque ci siano persone che necessitano di assistenza e per questo è urgente definire e rispettare le pause umanitarie”. Lo ha detto il commissario Ue per la gestione delle crisi, Janez Lenarcic, al suo arrivo al Consiglio Ue Esteri. “In terzo luogo, è necessario che arrivi il carburante. Come potete vedere, più della metà degli ospedali nella Striscia di Gaza hanno smesso di funzionare principalmente a causa della mancanza di carburante e il carburante è disperatamente necessario – ha aggiunto -. Spero che ci sarà comprensione tra i 27 dell’Ue sui passi urgenti che devono essere compiuti per alleviare” la situazione.
Anziano ucciso durante blitz israeliano a Hebron
Un palestinese di 65 anni, Issa Ali Abdel Moneim Al-Qadi Al-Tamimi, sarebbe stato ucciso durante un’operazione militare israeliana nel quartiere Al-Hawuz di Hebron, in Cisgiordania. Lo riporta Wafa citando testimoni oculari. L’uomo era alla guida del suo veicolo quando le truppe israeliane avrebbero fatto irruzione nell’edificio amministrativo della Società islamica di beneficenza per la cura degli orfani. I soldati avrebbero quindi aperto il fuoco contro il veicolo, colpendo alla testa il 65enne, che sarebbe morto immediatamente.
Israele: “Depositi armi Hamas in case, scuole e moschee”
Le truppe di terra israeliane continuano a trovare armi e infrastrutture di Hamas durante le operazioni nella Striscia di Gaza, anche all’interno di scuole, moschee e case. Lo affermano le forze israeliane di difesa (Idf). Lo riporta The Times of Israel. Secondo l’Idf, le truppe della 401esima brigata che operano nella periferia del campo di al-Shati hanno localizzato infrastrutture di Hamas nell’università di Al-Quds e un deposito di esplosivi all’interno della moschea di Abu Bakr. Avrebbero quindi sequestrato decine di armi, equipaggiamento militare e piani di battaglia di Hamas. Le truppe della 551esima brigata, da parte loro, dopo aver fatto irruzione a casa di un esponente anziano della Jihad islamica palestinese nell’area di di Beit Hanoun e avrebbero trovato un deposito di armi, alcune delle quali sarebbero state conservate nella camera da letto di un bambino. In un altro raid a Beit Hanoun, le truppe hanno trovato un tunnel, materiali di intelligence e armi, afferma l’Idf.
Usa effettuano attacchi contro siti iraniani in Siria
L’esercito americano ha condotto degli attacchi aerei su due località della Siria orientale sostenute dall’Iran, colpendo una base di addestramento e un deposito di armi. Lo riferiscono il Pentagono e funzionari statunitensi. In una dichiarazione il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha affermato che i raid hanno preso di mira alcuni siti vicino ad Abukama e Mayadin, utilizzati dal Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane e dalle milizie appoggiate dall’Iran.
Usa: “Raid su siti iraniani in Siria”
Le forze militari statunitensi hanno condotto oggi attacchi di precisione sulle strutture nella Siria orientale utilizzate dal Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche iraniane e da gruppi affiliati all’Iran in risposta ai continui attacchi contro il personale statunitense in Iraq e Siria. Lo ha reso noto il segretario alla Difesa Lloyd Austin in un comunicato. Gli attacchi – viene spiegato – sono stati condotti rispettivamente contro una struttura di addestramento e un rifugio vicino alle città di Abu Kamal e Mayadin.
Casa Bianca, tra ostaggi Hamas anche bimbo americano di 3 anni
Tra gli ostaggi di Hamas c’è anche un bimbo americano di tre anni, i cui genitori sono stati uccisi durante gli attacchi del 7 ottobre in Israele. Lo comunica in una nota la Casa Bianca. In queste ore il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha discusso con l’emiro del Qatar della guerra a Gaza, in un vertice in cui “i due leader hanno convenuto che tutti gli ostaggi devono essere rilasciati senza ulteriori ritardi”, fanno sapere dalla Casa Bianca.
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