Nella notte ancora pesanti bombardamenti sulla Striscia. Messi in salvo 250 ostaggi di Hamas
Proseguono i bombardamenti di Israele su Gaza in risposta agli attacchi di Hamas di sabato scorso. Pesanti raid hanno colpito la Striscia nella notte tra il 12 e il 13 ottobre, e lo Stato ebraico ha diramato un ordine di evacuazione dal nord di Gaza per 1,1 milioni di persone entro le prossime 24 ore. Le forze armate israeliane dichiarano di aver messo in salvo 250 ostaggi precedentemente rapiti da Hamas. Ecco le ultime notizie. ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO
Hamas, raid Israele su convogli in fuga da Gaza: 70 morti
L’ufficio stampa di Hamas afferma che 70 persone, perlopiù donne e bambini, sono state uccise in raid aerei israeliani su convogli in fuga da Gaza City. Secondo il gruppo, le auto sono state colpite in tre punti mentre si dirigevano da Gaza City verso sud. Al momento non è chiaro chi fosse l’obiettivo degli attacchi aerei né se tra i passeggeri ci fossero dei militanti. L’esercito israeliano ha ordinato ai residenti di evacuare la città all’inizio di venerdì, in vista di una prevista invasione di terra.
Israele, carri armati e fanteria entrati a Gaza per raid mirati
Le forze di difesa israeliane affermano che fanteria e carri armati sono entrati oggi nel territorio della Striscia di Gaza con “raid localizzati”. L’Idf afferma che le truppe hanno anche ucciso un certo numero di terroristi nell’area, inclusa una cellula di Hamas che ha lanciato missili anticarro contro Israele. Le truppe – viene spiegato – non sono entrate in profondità a Gaza.
Media, cameraman ucciso da fuoco israeliano in Libano
Il cameraman della Reuters Essam Abdullah sarebbe rimasto ucciso in Libano ai confini con Israele dopo un bombardamento israeliano nel sud del Paese in risposta agli attacchi di Hezbollah. Lo riporta Al Jazeera. Altre due giornaliste Carmen Jokhdar ed Ellie Brakhaya di Al Jazeera sarebbero rimaste ferite.
Esercito Israele nega uso fosforo bianco a Gaza
L’esercito israeliano (Idf) nega l’accusa di aver usato il fosforo bianco come arma a Gaza, dopo che Human Rights Watch (Hrw) ha pubblicato un report in cui si afferma che Israele lo ha utilizzato diverse volte in questo conflitto. “L’attuale accusa rivolta all’Idf è inequivocabilmente falsa”, si legge in un comunicato dell’esercito. “L’Idf non ha utilizzato tali munizioni”, aggiunge l’esercito.
Esplosione a confine con Libano, Israele risponde con artiglieria
Un’esplosione è avvenuta in Israele vicino alla recinzione di confine con il Libano e l’esercito di Israele (Idf) ha risposto con fuoco d’artiglieria. Lo fa sapere lo stesso Idf, secondo quanto riportano i media israeliani. Secondo l’esercito israeliano, l’esplosione ha causato danni lievi a una sezione del muro di sicurezza al confine con il Libano, vicino al kibbutz settentrionale di Hanita, e appunto le truppe dello Stato ebraico stanno rispondendo con fuoco d’artiglieria verso il Libano.
Borrell, irrealistica evacuazione Gaza in 24 ore
“Riguardo a questo avvertimento dell’esercito israeliano nei confronti dei civili che lasciano il nord di Gaza, certamente i civili devono essere avvertiti in anticipo. Devono essere avvisati delle imminenti operazioni militari per consentire loro di andarsene, che è ciò che ha fatto Israele. Ma tali avvertimenti, e i movimenti attesi che dovrebbero produrre, di gran parte della popolazione – stiamo parlando di 1 milione di persone – devono essere realistici. E certamente è del tutto irrealistico che 1 milione di persone possano spostarsi in 24 ore”. Lo ha affermato l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, nella conferenza stampa a Pechino con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi.
“Lo ha detto il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, e mi unisco a lui nel dire che: sì, è positivo avere un avvertimento, ma l’avvertimento deve essere realistico per evitare conseguenze umanitarie devastanti. Sì, c’è profonda preoccupazione per il deterioramento della situazione umanitaria a Gaza – ha sottolineato Borrell – in particolare a causa della carenza di acqua, cibo e forniture mediche, carburante ed elettricità. Come ha ricordato il Segretario Generale delle Nazioni Unite, e come ho detto dopo il nostro incontro in Oman, creare un blocco sull’acqua, sul cibo, sul carburante e sulle forniture mediche non è conforme al diritto internazionale”.
Amnesty: truppe Israele hanno munizioni al fosforo bianco
“Il Crisis Evidence Lab di Amnesty ha verificato che le unità militari israeliane che colpiscono Gaza sono dotate di proiettili di artiglieria al fosforo bianco”. È quanto scrive Amnesty International in un post sui propri social. “Stiamo indagando su quello che sembra essere l’uso del fosforo bianco a Gaza, anche in un attacco vicino a un hotel sulla spiaggia di Gaza City”, si legge nel post.
von der Leyen e Metsola a Kfar Aza: “Orrore indicibile”
“Siamo state a Kfar Aza. Uno degli epicentri delle atrocità commesse da Hamas lo scorso fine settimana. L’orrore di quello che è successo qui è indicibile. Piangiamo con le famiglie delle vittime”. Lo scrive la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su X, postando una foto della visita sul luogo assieme alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola.
In Kfar Azza, at the scene of the atrocity and murder.
The unspeakable acts committed by Hamas here will go down in global infamy.
Hamas are terrorists. They don’t represent the aspirations of the Palestinian people, they hinder it.
Their brutality can never be justified. pic.twitter.com/TDepHzMdLN
— Roberta Metsola (@EP_President) October 13, 2023
“A Kfar Aza, sulla scena dell’atrocità e dell’omicidio. Gli atti indicibili commessi da Hamas qui cadranno nell’infamia globale. Hamas sono terroristi. Non rappresentano le aspirazioni del popolo palestinese, le ostacolano. La loro brutalità non potrà mai essere giustificata”, ha scritto Metsola su X.
1.800 morti a Gaza, oltre 6.300 i feriti
Sono quasi 1.800 i morti nella Striscia di Gaza a causa dei bombardamenti israeliani. Secondo i dati del ministero della Sanità palestinese sono almeno 1.799 i morti e 6.388 feriti. In Israele, invece, sono 1.300 morti negli attacchi del gruppo palestinese di Hamas, mentre almeno 3.400 sono rimasti feriti.
Abu Mazen a Blinken: “A Gaza si rischia seconda Nakba”
Il presidente palestinese, Mahmoud Abbas (Abu Mazen), ha incontrato oggi ad Amman, la capitale della Giordania, il segretario di Stato Usa Antony Blinken, al quale ha espresso il suo “totale rifiuto dello sfollamento forzato” dei palestinesi a Gaza dicendo che questo costituirebbe una “seconda Nakba”, cioè una “seconda catastrofe”. Con il termine ‘Nakba’ i palestinesi indicano il loro trasferimento di massa dall’attuale Stato di Israele durante la guerra del 1948, che portò alla creazione di Israele, quando centinaia di migliaia di palestinesi fuggirono o furono cacciati. Il destino dei rifugiati e dei loro discendenti, che oggi sono quasi 6 milioni e sono sparsi in tutto il Medioriente, è una delle questioni più spinose del conflitto fra israeliani e palestinesi. L’agenzia di stampa palestinese Wafa riporta che Abbas “ha sottolineato la necessità di fermare immediatamente l’aggressione israeliana contro il nostro popolo, di proteggerlo e di rifiutare completamente lo sfollamento della nostra popolazione dalla Striscia di Gaza, perché sarebbe una seconda catastrofe per il nostro popolo, e la necessità di consentire l’apertura di corridoi umanitari urgenti verso la Striscia di Gaza, di fornire forniture mediche e di fornire acqua, elettricità e carburante per i cittadini di Gaza”. Sempre secondo Wafa, Abbas “ha messo in guardia da una catastrofe umanitaria nella Striscia di Gaza a seguito della cessazione di tutti i servizi umanitari nella Striscia di Gaza e dello stop dell’unica centrale elettrica” della Striscia. Abbas ha anche “richiamato la necessità di fermare il terrorismo dei colonialisti contro il nostro popolo nelle città, nei villaggi e nei campi palestinesi in Cisgiordania e di fermare le incursioni degli estremisti nella benedetta Moschea di Al-Aqsa, che causano un’escalation della situazione”.
Parolin: “Santa Sede pronta a mediare per ostaggi”
“La Santa Sede è pronta a qualsiasi mediazione necessaria, come sempre”. Così il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, in un’intervista a Vatican News commenta l’attacco terroristico contro Israele, definendolo “disumano”. E rilancia l’appello di Papa Francesco per la liberazione di tutti gli ostaggi nelle mani di Hamas. “L’attacco terroristico compiuto da Hamas e da altre milizie sabato scorso contro migliaia di israeliani che stavano per celebrare il giorno della Simchat Torah, a conclusione della settimana della festa di Sukkot, è disumano”, commenta. “La Santa Sede – conclude – esprime totale e ferma condanna. Inoltre, siamo in ansia per gli uomini, donne, bambini e anziani che sono tenuti in ostaggio a Gaza“.
Unrwa: Gaza sta diventando ‘buco infernale’
L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Unrwa, ha avvertito che Gaza sta rapidamente diventando un “buco infernale” a causa dell'”orrendo” ordine israeliano di evacuare più di un milione di palestinesi dal nord di Gaza entro le prossime 24 ore. “Questo porterà solo a livelli di miseria senza precedenti e spingerà ulteriormente la popolazione di Gaza nel baratro”, ha detto il commissario generale dell’Unrwa Philippe Lazzarini. “La portata e la velocità della crisi umanitaria in atto sono agghiaccianti. Gaza sta rapidamente diventando un buco infernale ed è sull’orlo del collasso”, ha aggiunto.
Egitto adotta ‘misure senza precedenti’ al confine con Gaza
L’Egitto ha adottato “misure senza precedenti” per prevenire una violazione dei confini con Gaza. Lo ha dichiarato un alto funzionario della sicurezza egiziana, definendo un “grave errore” la potenziale invasione di terra di Israele nel territorio. Il funzionario, che ha parlato a condizione di anonimato, ha fatto sapere di aver rafforzato la sicurezza lungo i confini con Gaza dispiegando migliaia di forze di sicurezza.
Ue: “Pronti a supporto per corridoi umanitari a Gaza”
“C’è preoccupazione per il peggioramento della situazione umanitaria a Gaza, in particolare a causa della carenza di acqua, cibo, forniture mediche, carburante ed elettricità. Pertanto l’Ue sostiene l’appello del Segretario generale delle Nazioni Unite Guterres e siamo pronti a sostenere gli sforzi per contribuire ad alleviare la situazione, anche incoraggiando la creazione di corridoi umanitari e consentendo la consegna degli aiuti umanitari tanto necessari”. Lo ha detto il portavoce capo della Commissione europea, Eric Mamer, nel briefing quotidiano con la stampa. “Intensificheremo ulteriormente il nostro impegno con tutti gli attori regionali e con i nostri principali partner internazionali”, ha aggiunto.
Governo libanese si prepara a peggioramento situazione
Il ministro dell’Informazione libanese ad interim Ziad Makari ha dichiarato che il governo libanese è impegnato a “studiare la possibilità di essere pronto per – Dio non voglia – un deterioramento della situazione“. Makari ha aggiunto che il governo è anche impegnato a sostenere i palestinesi di Gaza ma, precisa, vuole mantenere la calma lungo il confine meridionale con Israele per evitare una nuova guerra, come quella avvenuta nel 2006.
Ue: Israele ha avvertito civili, Hamas non usi scudi umani
“L’Unione europea ha condannato inequivocabilmente gli attacchi terroristici violenti e indiscriminati da parte di Hamas in tutto Israele e ha ampiamente denunciato la perdita di vite umane. Questa è sempre la premessa che dobbiamo tenere a mente. In questa situazione abbiamo anche affermato che Israele ha il diritto di difendersi in linea con il diritto internazionale umanitario e che la protezione dei civili è della massima importanza da tutte le parti e ovunque. I civili devono essere preavvertiti e allertati riguardo alle operazioni militari imminenti, consentendo loro di andarsene e questo è ciò che ha fatto Israele“. Lo ha detto il portavoce capo della Commissione europea, Eric Mamer, nel briefing quotidiano con la stampa. “Tali avvertimenti e spostamenti inaspettati di ampie fasce della popolazione devono evitare, come ha sottolineato l’Onu, gravi conseguenze umanitarie. È anche importante chiarire che Hamas non dovrebbe impedire alle persone di andarsene e non dovrebbe usarle come scudi umani. Sarebbe un’altra atrocità da parte di Hamas e l’utilizzo dei civili come scudi umani rientra tra i crimini di guerra“, ha aggiunto.
Israele: Hamas ostacola strade verso sud per civili
“Sappiamo che Hamas sta ostacolando le strade verso sud” ai civili. Lo ha detto il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari in un’intervista alla televisione araba Al Jazeera. Hagari ha rinnovato l’invito ai palestinesi di Gaza a fuggire verso sud, a Wadi Gaza: “Seguiremo i vostri movimenti. Non vi prenderemo di mira se vi dirigete verso sud“, ha assicurato.
Israele nega uccisione ostaggi: “Bugie di Hamas”
Il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari ha negato di aver ucciso nei raid ostaggi detenuti da militanti di Hamas nella Striscia di Gaza. “Abbiamo le nostre informazioni e non crediamo alle bugie di Hamas. Abbiamo verificato le informazioni che ci arrivano”, ha detto Hagari in un’intervista alla televisione araba Al Jazeera. Hagari ha anche negato che Israele abbia preso di mira infrastrutture civili, affermando che Hamas ha usato ospedali ed edifici delle Nazioni Unite come centri di comando scavando tunnel.
Hamas bombarda aeroporto di Tel Aviv
Le brigate Al-Qassam, il braccio armato del gruppo militare palestinese di Hamas, ha fatto sapere in un comunicato di star bombardando l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, in Israele. Lo riporta Ria Novosti.
Israele: “Sappiamo che evacuazione chiederà tempo”
L’esercito israeliano è consapevole che l’evacuazione di 1,1 milioni di persone dal nord di Gaza richiesta da Israele richiederà del tempo. È quanto ha detto un portavoce dell’esercito israeliano (Idf), Daniel Hagari, rispondendo durante un briefing a una domanda della Bbc sulle tempistiche per l’evacuazione della Striscia. “Questa è una zona di guerra, stiamo cercando di dare loro il tempo necessario e stiamo facendo molti sforzi, e capiamo che non ci vorranno 24 ore“, ha detto Hagari secondo quanto riporta la Bbc. Quando poi gli è stato chiesto se stesse dicendo che l’esercito ritiene che ci vorranno più di 24 ore per evacuare le persone che si trovano a Gaza, Hagari ha risposto: “Siamo consapevoli che ci vorrà del tempo. Questo è tutto ciò che ho detto”.
Oms: evacuare pazienti gravi è condanna a morte
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) afferma che il ministero della Sanità palestinese a Gaza ha informato l’organizzazione che è impossibile evacuare i pazienti ospedalieri vulnerabili dal nord di Gaza. L’Oms ha aggiunto che spostare persone gravemente malate a Gaza, comprese quelle in vita, equivale a una “condanna a morte”. Lo riporta Al Jazeera. “Gli ospedali di Gaza sono in un momento critico. Senza l’ingresso immediato degli aiuti, i servizi sanitari essenziali si fermeranno”, ha scritto sulla piattaforma X il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Ho visitato Gaza nel 2018. L’accesso alle cure era già difficile. So di persona che un’evacuazione di massa verso il sud dell’enclave sarebbe disastrosa – per i pazienti, gli operatori sanitari e gli altri civili lasciati indietro o coinvolti in un movimento di massa pericoloso e forse mortale. Ci appelliamo affinché la decisione venga annullata“, ha aggiunto Tedros.
Raffica di 150 razzi su Ashkelon
Il gruppo palestinese di Hamas in un breve comunicato ha fatto sapere di aver lanciato 150 razzi su Ashkelon, nel sud di Israele. Le prime immagini sembrano mostrare che decine di missili sono stati intercettati sopra la città dai sistemi di difesa aerea israeliani. Nell’area sono risuonate le sirene dell’allarme aereo. Lo riporta The Times of Israel.
Diplomatico israeliano aggredito a Pechino
Un membro dello staff dell’ambasciata israeliana a Pechino è stato ricoverato in ospedale dopo essere stato aggredito. Lo fa sapere il ministero degli Esteri israeliano, come riportano i media israeliani. Il diplomatico è in condizioni stabili. È in corso un’indagine sul movente dell’attacco che, precisa il ministero degli Esteri israeliano, non è avvenuto all’ambasciata. Agli israeliani e agli ebrei di tutto il mondo è stato consigliato di stare in allerta oggi, data in cui Hamas ha indetto una ‘giornata di rabbia’.
Hamas: in raid Israele morti 13 ostaggi, anche stranieri
Le brigate Al Qassam di Hamas, ovvero il braccio armato del gruppo palestinese, ha dichiarato che 13 ostaggi sono stati uccisi negli attacchi aerei dell’esercito israeliano sulla Striscia di Gaza delle ultime 24 ore. Tra loro, fa sapere Hamas, c’erano anche ostaggi stranieri, anche se non sono state rese note le loro nazionalità.
Save the Children: “Grave preoccupazione”
” Siamo estremamente preoccupati per l’ordine militare israeliano di evacuare 1 milione di persone dal nord di Gaza in 24 ore, che avrà enormi conseguenze per i bambini. Chiediamo la sua revoca immediata e di consentire urgentemente l’accesso umanitario”, ha dichiarato Inger Ashing, Ceo di Save the Children International. “Siamo molto allarmati per il peggioramento della situazione nei territori palestinesi occupati e in Israele. Save the Children condanna con la massima fermezza l’uccisione di civili, soprattutto di bambini, che sono sempre i più vulnerabili in ogni conflitto e devono essere protetti. Hanno il diritto a una vita libera dalla violenza e a vivere in pace, indipendentemente dal luogo in cui sono nati e da quello in cui vivono. Il numero delle vittime – troppe delle quali sono minori – continua ad aumentare. Rapimenti, uccisioni e mutilazioni. Distruzione di case, ospedali e altre infrastrutture essenziali per il loro sostentamento. Sono tutte gravi violazioni dei diritti dei bambini”, ha aggiunto. “Quando è troppo è troppo. I bambini e le loro famiglie devono poter cercare sicurezza. L’assistenza umanitaria deve essere incrementata per rispondere alle esigenze della crisi, gli aiuti salvavita non possono essere negati ai bambini”, ha concluso.
Civili Gaza in marcia verso sud
Gli abitanti di Gaza City si stanno mettendo in marcia verso il sud della Striscia di Gaza, come ordinato dall’esercito di Israele. Nelle immagini che circolano sui media e sui social si vedono famiglie fare le valigie per poi incamminarsi in direzione sud.
Hamas ribadisce a civili Gaza: “Restate nelle vostre case”
L’Autorità di Hamas per gli Affari dei Rifugiati ha invitato i residenti nel nord della Striscia di Gaza a “rimanere saldi nelle vostre case e a resistere a questa disgustosa guerra psicologica condotta dall’occupazione” israeliana. Lo riporta Al Jazeera.
Egitto: “Israele vuole spingere palestinesi da noi”
Mezz’ora dopo l’ordine di evacuazione di massa a Gaza, il politico egiziano Mustafa Bakri ha accusato Israele di voler spingere i palestinesi in Egitto. “Sembra che questo avvertimento preannunci l’imminente aggressione di terra e lo spostamento forzato della popolazione della Striscia di Gaza verso il confine con l’Egitto, in modo da eliminare il sogno di creare uno Stato palestinese”, ha scritto Bakri in un post pubblicato sul social X. L’Egitto teme un afflusso massiccio di migranti al suo confine orientale. Ha chiesto che gli aiuti internazionali vengano convogliati attraverso il valico di Rafah con Gaza.
Idf a civili Gaza: “Evacuate a Sud, Hamas vi usa come scudo”
Le forze di difesa israeliane Idf “chiedono l’evacuazione di tutti i civili di Gaza City dalle loro case verso sud per la loro sicurezza e protezione e di spostarsi nell’area a sud del Wadi Gaza”. È quanto scrive l’Idf in una nota. “L’organizzazione terroristica di Hamas ha condotto una guerra contro lo Stato di Israele e Gaza City è un’area in cui si svolgono operazioni militari. Questa evacuazione è per la vostra sicurezza”, continua la nota, “potrete rientrare a Gaza City solo quando verrà fatto un altro annuncio che lo permetta. Non avvicinarsi all’area della barriera di sicurezza con lo Stato di Israele”. L’Idf aggiunge: “I terroristi di Hamas si nascondono a Gaza City all’interno di tunnel sotto le case e all’interno di edifici popolati da civili gazesi innocenti”. Per questo invitano i civili ad “allontanarsi dai terroristi di Hamas che vi stanno usando come scudi umani“. Nei prossimi giorni “l’Idf continuerà a operare in modo significativo a Gaza City e a fare sforzi notevoli per evitare di danneggiare i civili“.
Onu: da evacuazione Gaza conseguenze umanitarie devastanti
L’ordine di evacuazione generale per tutto il nord di Gaza da parte dell’esercito di Israele si applica anche a tutto il personale delle Nazioni Unite e alle centinaia di migliaia di persone che hanno trovato rifugio nelle scuole e in altre strutture delle Nazioni Unite da quando Israele ha lanciato attacchi aerei 24 ore su 24 sabato. “Le Nazioni Unite ritengono impossibile che un simile movimento abbia luogo senza conseguenze umanitarie devastanti”, ha affermato il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric. “Le Nazioni Unite lanciano un forte appello affinché tale ordinanza, se confermata, venga annullata, evitando ciò che potrebbe trasformare quella che è già una tragedia in una situazione disastrosa”, ha aggiunto il portavoce. Un altro funzionario delle Nazioni Unite ha affermato che l’Onu starebbe cercando di ottenere chiarezza dai funzionari israeliani ai massimi livelli politici. “È assolutamente senza precedenti“, ha detto il funzionario, parlando a condizione di anonimato.
Portavoce Hamas a cittadini Gaza: “Non ascoltate appello”
Salama Marouf, capo dell’ufficio stampa del governo di Hamas, ha affermato che l’avviso di ricollocazione da parte di Israele rivolto agli abitanti della striscia di Gaza è stato un tentativo da parte israeliana “di trasmettere e diffondere falsa propaganda, con l’obiettivo di seminare confusione tra i cittadini e danneggiare la nostra coesione interna”. “Esortiamo i nostri cittadini a non impegnarsi in questi tentativi“, ha aggiunto il portavoce come riportato dal Jerusalem Post.
Israele ad abitanti Gaza: “Evacuate per vostra sicurezza”
“Questa evacuazione è per la vostra sicurezza“. Lo ha detto l’Esercito israeliano nell’avvertimento ai civili di Gaza City.
Forze armate Israele: in salvo 250 ostaggi
I soldati israeliani hanno portato in salvo circa 250 ostaggi nell’area circostante la striscia di Gaza. Lo riferisce l’Esercito Israeliano su X. L’unità d’élite della Flotilla 13 è stata schierata nell’area circostante la barriera di sicurezza di Gaza in uno sforzo congiunto per riprendere il controllo della postazione militare di Sufa. Oltre 60 terroristi di Hamas sono stati neutralizzati e 26 arrestati, tra cui Muhammad Abu A’ali, il vice comandante della divisione navale meridionale di Hamas.
Israele ordina evacuazione 1,1 milioni di persone da Gaza
L’esercito israeliano ha disposto l’evacuazione del nord di Gaza, regione che ospita 1,1 milioni di persone – circa la metà della popolazione del territorio – entro 24 ore. Lo ha detto un portavoce delle Nazioni Unite. L’ordine, consegnato alle Nazioni Unite, arriva mentre Israele lancia un’offensiva contro i militanti di Hamas. Il portavoce delle Nazioni Unite Stéphane Dujarric ha definito l’ordine “impossibile” senza “conseguenze umanitarie devastanti”. In precedenza, l’esercito israeliano aveva tartassato la Striscia di Gaza con attacchi aerei, preparandosi per una possibile invasione di terra e affermando che il suo assedio completo del territorio – che ha lasciato i palestinesi alla disperata ricerca di cibo, carburante e medicine – sarebbe rimasto in vigore finché i militanti di Hamas non avessero liberato circa 150 ostaggi. Israele ha interrotto la fornitura di beni di prima necessità e di elettricità ai 2,3 milioni di abitanti di Gaza e ha impedito l’ingresso di forniture dall’Egitto.
Nella notte pesanti bombardamenti su Gaza
Nella notte altri pesanti bombardamenti da parte delle forze armate israeliane nella striscia di Gaza. Ciò potrebbe segnalare un’imminente offensiva di terra, sebbene l’esercito israeliano non lo abbia ancora confermato, affermando che a riguardo non è stata ancora presa una decisione. L’incessante bombardamento su Gaza ha costretto i palestinesi a correre in strada, portando con sé i loro averi e cercando sicurezza. L’offensiva della notte è testimoniata da una serie di video postati sui social dall’Aeronautica isrealiana, che commenta: “Anche di notte, e in qualsiasi momento, centinaia di aerei della Iaf continuano ad attaccare con forza e a danneggiare gravemente le capacità del nemico”.
Human Rights Watch: Israele ha usato munizioni al fosforo a Gaza
L’esercito israeliano ha utilizzato munizioni al fosforo bianco vietate dalle convenzioni internazionali durante i bombardamenti sul Libano e sulla Striscia di Gaza. Lo afferma l’organizzazione per i diritti umani Human rights watch (Hrw), citata dall’agenzia Ria novosti.
Hamas accusa Israele di genocidio a Gaza
Hamas accusa Israele di aver compiuto un “genocidio” a Gaza. Lo dice alla tv Al Jazeera Ghazi Hamad, alto funzionario di Hamas, in una dichiarazione video, affermando anche che “i Paesi occidentali che offrono aiuto militare a Israele partecipano all’uccisione dei palestinesi invece di cercare una soluzione al conflitto e all’occupazione. Secondo Hamad “non esiste un’area sicura in cui le persone a Gaza possano cercare rifugio o riparo. Ogni area e ogni edificio è sotto possibile attacco. Tutti sono presi di mira e vulnerabili agli omicidi di Israele, comprese donne, bambini, anziani e persino i disabili”. Poi Hamad ha denunciato l’assedio “illegale e immorale” da parte di Israele a Gaza che impedisce l’ingresso nel territorio di carburante e forniture umanitarie. “I leader israeliani – dice Hamad – stanno dando chiare istruzioni al loro esercito di compiere un genocidio contro più di due milioni di cittadini nella Striscia di Gaza. Siamo di fronte a crimini senza precedenti nella storia moderna”.
Sicurezza Israele non aveva messo in allerta confine Gaza
Prima degli attacchi di Hamas di sabato i capi della sicurezza israeliani non hanno messo in massima allerta il confine di Gaza nonostante le informazioni sull’attività del gruppo. Lo riferisce Axios citando tre funzionari israeliani. L’intelligence israeliana la notte prima dell’attacco di Hamas ha colto segnali di attività irregolare a Gaza – viene spiegato – ma “i massimi leader della Difesa israeliana e dello Shin Bet hanno deciso di non mettere in massima allerta le forze militari ai confini dell’enclave”.
Macron: “Hamas è terrorismo, cerca distruzione Israele”
“Hamas è terrorismo. Cerca la distruzione di Israele“. Lo afferma il presidente francese Emmanuel Macron su X. “Parlo a nome di tutti noi – dice Macron – quando dico che condividiamo il dolore di Israele. Siamo legati a Israele dal dolore del lutto. In questo momento, 13 nostri connazionali sono morti durante gli attacchi. Risultano dispersi 17 connazionali, tra bambini e adulti, alcuni dei quali sicuramente tenuti in ostaggio. Faremo di tutto affinché vengano rilasciati”. Il leader dell’Eliseo aggiunge: “Noi francesi abbiamo vissuto questo dolore in prima persona. Abbiamo imparato a nostre spese che nulla può giustificare il terrorismo. La Francia condanna fermamente queste atrocità. Diciamolo chiaramente: Hamas è un’organizzazione terroristica. Cerca soprattutto la distruzione e l’annientamento del popolo di Israele e sa, in modo criminale e cinico, ciò che le sue azioni rivelano alla popolazione di Gaza. Questa non è una guerra tra israeliani e palestinesi, è una guerra intrapresa dai terroristi contro una nazione, uno Stato, una società, contro i valori democratici. Abbiamo assicurato a Israele e ai suoi cittadini che siamo al loro fianco e sosteniamo incondizionatamente la loro legittima risposta agli atti terroristici. Israele ha il diritto di difendersi ed eliminare i gruppi terroristici, compreso Hamas, in operazioni mirate, ma proteggendo le popolazioni civili, perché questo è il dovere delle democrazie. Sappiamo che l’unica risposta al terrorismo, l’unica possibile, è sempre una risposta forte e giusta, forte perché giusta. Hamas è un movimento terroristico. Soprattutto, cerca la distruzione e la morte di Israele. Le condizioni per una pace duratura sono note da tempo: garanzie essenziali per la sicurezza di Israele e uno Stato per i palestinesi“.
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