Itai Veruv racconta ai reporter ciò che vedranno: intere famiglie sono state sterminate
Quinto giorno di guerra tra Israele e Hamas. Il bilancio delle vittime si aggrava di ora in ora: oltre 2100 le vittime tra cittadini dello Stato ebraico e palestinesi. L’orrore del conflitto è arrivato anche nel kibbutz di Kfar Aza, a due chilometri dalla Striscia di Gaza, dove i militari israeliani hanno trovato uno scenario terribile: intere famiglie uccise, corpi massacrati, bruciati, sgozzati. Tra le vittime ci sarebbero almeno 40 bimbi. “Non è un guerra, non è un campo di battaglia. Vedete i bambini, le madri, i padri nelle loro camere da letto, nei loro rifugi e come i terroristi li uccidono. Non è una guerra, non è un campo di battaglia. E’ un massacro, è un’attivistà terroristica“, racconta Itai Veruv, generale maggiore delle forze di difesa israeliane, prima di far entrare un ristretto gruppo di reporter nel kibbutz. “Potete vederlo da soli, è qualcosa che non ho mai visto nella mia vita. E’ qualcosa che potevamo immaginare fosse successo ai nostri nonni e nonne nei pogrom in Europa e in altri posti. E’ qualcosa che non accade nella nei giorni nostri”, ha aggiunto.
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