Blinken: "Kiev pronta a negoziare se Mosca ricorresse a diplomazia", ferito in prima linea il regista ucraino Oleh Sentsov

Il partito Russia Unita di Vladimir Putin è in testa alle elezioni nei territori occupati dell’Ucraina, secondo i dati delle commissioni elettorali locali riportati da Ria Novosti. Russia Unita ha vinto con un ampio margine nelle elezioni per l’assemblea legislativa della regione di Kherson in base ai risultati dell’elaborazione del 100% dei protocolli, come ha dichiarato il presidente della commissione elettorale regionale, Marina Zakharova. “Il 65,36% degli elettori della regione di Kherson ha partecipato alle elezioni. Il numero di voti è stato distribuito come segue: il partito politico russo “Russia Unita” – 74,86%, il partito politico Partito Comunista della Federazione Russa – 10,56%, il partito politico LDPR , Partito Liberaldemocratico della Russia – 8,27%, il partito “Una Russia Giusta – Per la Verità” – 5,03%”, ha dichiarato.

Secondo Zakharova, in base ai risultati del voto, i mandati sono stati distribuiti come segue: 28 mandati – Russia Unita, quattro – il Partito Comunista della Federazione Russa , tre – LDPR, uno – “Una Russia Giusta – Patrioti – Per la Verità”. Nel Luhansk, secondo il tabellone online del centro informazioni della Commissione elettorale centrale, Russia Unita ha ottenuto il 74,63% dei voti dopo l’elaborazione del 100% delle schede. A sua volta, l’LDPR ha ricevuto il 9,87%, il Partito Comunista della Federazione Russa il 7,50%, “Una Russia giusta – Patrioti – Per la verità” il 5,56%, “Nuovo Popolo” l’1,46%.Secondo il vicepresidente della commissione elettorale della Repubblica, Marianna Sumskaya, in base ai risultati delle votazioni, Russia Unita ha ricevuto 39 dei 50 mandati di deputato nel Consiglio del Popolo del Luhansk.

Cremlino: “Da elezioni conferma sostegno a Putin”

“Le elezioni che si sono concluse ieri e i risultati di queste elezioni hanno probabilmente confermato nel modo più assoluto il consolidamento della società attorno alla leadership del Paese“. È quanto afferma il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, parlando ai giornalisti in conferenza stampa. Lo riporta l’agenzia Tass. La stragrande maggioranza dei governatori eletti sono “quelli che hanno ricevuto il sostegno del presidente”, ha sottolineato Peskov, “pertanto, il presidente gode del sostegno assoluto della popolazione. Questa è una grande opportunità e allo stesso tempo una grande responsabilità”.

Blinken: “Ucraina pronta a negoziare se Putin ricorresse a diplomazia”

“Finora non abbiamo indicazioni che Vladimir Putin abbia qualche interesse in un’opera di diplomazia significativa. Se lo facesse, penso che gli ucraini saranno i primi a impegnarsi, e noi saremo proprio dietro di loro”. Lo ha detto il segretario di Stato degli Usa Antony Blinken in una intervista all’emittente ‘Abc News’. “Tutti vogliono che questa guerra finisca”, ha aggiunto ammettendo però che al momento i colloqui di pace sono fuori discussione perché “ci vogliono due persone per ballare un tango”.

Ferito in prima linea il regista ucraino Oleh Sentsov

Il regista e attivista ucraino Oleh Sentsov ha dichiarato in un post su Facebook del 10 settembre di essere stato ferito in prima linea. Lo riporta Kyiv Independent, aggiungendo che Sentsov, che si è arruolato nell’esercito nel febbraio 2022, ha una “leggera contusione e un’altra lacerazione della membrana”. Ha sottolineato che non ha bisogno di essere ricoverato in ospedale, aggiungendo che “c’è molto lavoro da fare, e non solo vicino a Robotyne”, riferendosi al villaggio nell’Oblast’ di Zaporizhzhia vicino al quale ci sono combattimenti attivi. “Ora sto bene. Sono grato a coloro che hanno sostenuto me e la mia famiglia in questo momento difficile”, ha dichiarato Sentsov. Sentsov ha anche aggiunto che “la prossima posizione è stata presa”, anche se non ha approfondito la dichiarazione. “Ogni battaglia sembra sempre più difficile della precedente, ma questa lo è stata davvero”, ha detto Sentsov. Non è la prima ferita del regista sul campo di battaglia. Ha ricevuto ferite da schegge all’inizio e alla metà di luglio, che secondo quanto riferito hanno portato a problemi di salute correlati. Sentsov è stato uno dei prigionieri politici di più alto profilo detenuti dalla Russia. È stato arrestato in Crimea nel 2014 dalle autorità russe nella penisola occupata e successivamente condannato a 20 anni di carcere per il cosiddetto “terrorismo”. È stato rilasciato nel 2019 durante uno scambio di prigionieri. 

Kiev, liberati 2km quadrati in area Bakhmut 

 “Nell’ultima settimana, il territorio liberato nell’area di Bakhmut ammonta a circa 2 chilometri quadrati“. È quanto afferma la vice ministra della Difesa Hanna Malyar in un’intervista al Military Media Centre. Finora, secondo Malyar, sono stati liberati 49 chilometri quadrati di territorio durante la campagna offensiva nei pressi di Bakhmut. Le forze armate ucraine hanno ottenuto alcuni successi anche nella zona di Klishchiyivka e Andriivka. Inoltre, l’esercito di Kiev ha liberato parte dell’insediamento di Opytne, vicino ad Avdiivka, e ha ottenuto un parziale successo nell’area di Novomayorske. Tutti gli insediamenti citati da Malyar si trovano nella regione di Donetsk.

Zelensky: “Trump non sosterrà mai Putin nella guerra” 

“Trump non sosterrà mai Putin” per quanto riguarda la guerra in Ucraina. È quanto ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista all’Economist, commentando possibili cambiamenti nelle politiche di sostegno all’Ucraina se Donald Trump dovesse vincere le prossime elezioni presidenziali. Secondo Zelensky, il leader russo non godrebbe del sostegno di Trump perché “non è questo che fanno gli americani forti”. 

Kiev, ripreso controllo piattaforme petrolifere in Mar Nero 

L’Ucraina ha ripreso il controllo delle piattaforme petrolifere Boyko nel Mar Nero. È quanto afferma l’intelligence della Difesa ucraina. “Un’operazione unica nel suo genere per stabilire il controllo delle piattaforme petrolifere Boyko è stata condotta dall’intelligence della Difesa dell’Ucraina”, si legge in un comunicato ripreso da Unian, “in particolare, le piattaforme di perforazione Petro Godovalets e Ukraina, così come le piattaforme di perforazione Tavrida e Syvash, sono state riportate sotto il nostro controllo”. Durante l’operazione, le forze speciali hanno anche preso possesso di una scorta di munizioni per elicotteri di tipo Nar e di un radar in grado di tracciare i movimenti delle navi nel Mar Nero.

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