I detriti sono caduti vicino all'Expocentre della capitale russa. L'aeroporto Vnukovo è stato riaperto ai voli dopo una breve chiusura
La difesa aerea russa ha intercettato e abbattuto a Mosca un drone d’attacco i cui detriti sono caduti vicino all’Expocentre di Mosca. A rendere noto l’attacco il sindaco Sergey Sobyanin su Telegram. Oltre ai media russi gli stessi canali Telegram legati a Mosca hanno affermato che i detriti sono caduti sul centro congressi, danneggiandone il tetto. Non sono state segnalate vittime.
“Dopo essere stato colpito dalle difese aeree, il drone ha cambiato la sua traiettoria di volo ed è caduto su un edificio non residenziale vicino all’argine Krasnopresnenskaya di Mosca”, ha affermato il ministero della Difesa russo. I servizi di emergenza hanno riferito alla Tass che una sezione del muro esterno dell’edificio era crollata su un’area di circa 30 metri quadrati. Mosca ha affrontato un numero crescente di attacchi di droni nelle ultime settimane. Due attacchi sono stati fatti sullo stesso obiettivo, il 30 lugli e il 1 agosto, il grattacielo “Città di Mosca” dove sono ospitati diversi ministeri russi, causando danni.
L’aeroporto Vnukovo della capitale russa è stato riaperto ai voli dopo una breve chiusura a seguito dell’attacco del drone, hanno riferito i servizi del traffico aereo alla Tass. Secondo il programma dell’aeroporto, sei partenze e otto arrivi sono stati ritardati. Cinque degli otto aerei in arrivo sono stati dirottati su altri aeroporti. L’atterraggio di diversi aerei è stato ritardato anche in altri aeroporti di Mosca, vale a dire Sheremetyevo e Domodedovo.
Mosca: “Sventato attacco con drone su navi russe nel Mar Nero”
Un drone delle forze armate ucraine ha tentato di attaccare due navi da guerra della flotta del Mar Nero a sud-ovest di Sebastopoli, ma è stato distrutto. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo. “Alle 22.55 di oggi (giovedì) le forze armate ucraine hanno tentato senza successo di utilizzare un drone marino contro le navi da guerra della flotta del Mar Nero incaricate di sorvegliare la navigazione nella sezione sud-occidentale del Mar Nero, a circa 237 km a sud-ovest di Sebastopoli”, ha detto il ministero, stando a quanto riferisce la Tass. “Attualmente, le navi continuano a svolgere i compiti assegnati”, ha aggiunto il ministero.
Il 4 agosto, le navi da guerra russe hanno respinto un attacco di due droni marini ucraini alla base di Novorossiisk della marina russa. Il portavoce del ministero della Difesa russo, tenente generale Igor Konashenkov, ha dichiarato il 14 agosto che nel corso dell’operazione militare speciale, le forze armate russe hanno colpito gli impianti di produzione e stoccaggio dell’Ucraina per droni marittimi con armi ad alta precisione a lungo raggio.
Danimarca: “Ok da Usa a invio F-16”
Copenaghen ha ottenuto il via libera dagli Stati Uniti per l’invio di aerei da combattimento F-16 in Ucraina non appena l’addestramento dei piloti di Kiev, guidato da Paesi Bassi e Danimarca sarà completato. Lo ha confermato il ministro danese degli Esteri, Lars Lokke Rasmussen, nel corso di un intervista alla radio statale danese. “Posso confermare che io e il ministro della Difesa abbiamo scritto ai nostri colleghi negli Stati Uniti in merito alle nostre opzioni. E abbiamo ricevuto una lettera amichevole dal segretario di Stato americano, Antony Blinken, che ci offre alcune possibilità di azione. Ora stiamo valutando insieme ai nostri alleati”, ha detto.
“Ciò significa – ha aggiunto – che non esiste più un limite” sull’invio degli F-16 in Ucraina e “insieme ai nostri alleati stiamo cercando di capire quale potrebbe essere il prossimo passo”. Rasmussen ha anche confermato che anche il ministro olandese degli Esteri ha scritto agli americani.
Nyt: 500mila morti e feriti tra soldati di Kiev e Mosca
Il numero totale di soldati russi e ucraini morti o feriti dall’inizio della guerra in Ucraina, 18 mesi fa, si avvicina a mezzo milione. È quanto riferiscono funzionari Usa citati dal New York Times (Nyt), secondo cui le cifre delle vittime restano difficili da stimare perché si ritiene che Mosca fornisca solitamente cifre più basse delle sue vittime di guerra, mentre Kiev non divulga i numeri ufficiali. Secondo le fonti citate dal Nyt, il massacro si è intensificato quest’anno nell’Ucraina orientale ed è continuato a ritmo costante mentre la controffensiva si trascina da quasi tre mesi. Secondo le fonti Usa citate dal Nyt, le perdite militari della Russia si avvicinano a 300mila, di cui 120mila morti e 170mila-180mila feriti. Quelle ucraine si avvicinano a 70mila morti e 100mila-120mila feriti. Il New York Times sottolinea tuttavia che i russi sono più numerosi degli ucraini sul campo di battaglia in un rapporto di quasi tre a uno, e la Russia ha una popolazione più numerosa da cui attingere per rimpinguare le proprie fila. Secondo gli analisti, l’Ucraina ha circa 500mila soldati, tra personale in servizio attivo, di riserva e paramilitare. La Russia, invece, ne ha quasi il triplo, con 1.330.000 truppe in servizio attivo, di riserva e paramilitari, la maggior parte di queste ultime provenienti dal Gruppo Wagner. L’ultima stima pubblica da parte dell’amministrazione Biden delle vittime durante la guerra in Ucraina risale a novembre, quando il generale Mark A. Milley, presidente degli Stati maggiori riuniti, aveva dichiarato che da quando la guerra è iniziata a febbraio 2022 erano stati uccisi o feriti più di 100mila soldati in ciascuna delle due parti. All’epoca i funzionari dissero in privato che i numeri erano più vicini a 120mila morti e feriti, ma questo numero è aumentato durante l’inverno e la primavera, quando i due Paesi hanno trasformato la città orientale di Bakhmut in un campo di battaglia. Centinaia di soldati sono stati uccisi o feriti ogni giorno per molte settimane, secondo le fonti Usa.
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