Podolyak: "Le operazioni preliminari sono iniziate". Sul fronte diplomatico sale la tensione tra Russia e Germania

Per Kiev è giunto il momento di “riprenderci ciò che è nostro”. Queste le parole scelte dal comandante delle forze armate ucraine, Valery Zaluzhny, in un video in cui i soldati si preparano per la controffensiva. Dopo aver resistito per oltre un anno all’avanzata delle truppe russe nel proprio territorio ora l’Ucraina punta a ribaltare l’andamento del conflitto sul campo. “Le operazioni preliminari sono iniziate e alcuni processi, come la distruzione delle linee di rifornimento o l’esplosione di depositi dietro le linee nemiche, sono in corso”, spiega Mikhaylo Podolyak consigliere del presidente Zelensky ma “ci vorrà un periodo di tempo piuttosto lungo”.

Zelensky: “Finire questa guerra con la nostra vittoria”

Ed è lo stesso leader di Kiev, a cui spetterà la parola finale per dare il via alle operazioni su larga scala, a spronare i suoi soldati. L’obiettivo è quello di “lasciare in eredità ai nostri figli e ai nostri nipoti la pace” ma per raggiungerlo occorre “porre fine a questa guerra con la nostra vittoria”. Nessuna trattativa quindi all’orizzonte, meno che mai con “Putin e la sua cricca” – come vengono definiti da Podolyak – che ” non sono più i legittimi rappresentanti della Russia nel mondo”. L’Ucraina è pronta a sedersi al tavolo solo “con i successori” con cui si potrà parlare “dei risarcimenti e del programma di disarmo nucleare”. Nel frattempo la guerra prosegue, anche con attacchi in territorio russo come accaduto nella regione di Belgorod, dove una persona è deceduta, o a un oleodotto nella regione di Pskov.

Sale la tensione tra Russia e Germania

Per quanto riguarda lo scenario diplomatico invece sale la tensione fra Russia e Germania. Mosca infatti decide di espellere dal primo di giugno centinaia di diplomatici, insegnanti e dipendenti di istituzioni culturali tedesche dal suo territorio. Un’azione che Berlino bolla come “ingiustificata” e “incomprensibile”. Per il Cremlino è “l’Occidente collettivo” ad aumentare ogni giorno il suo “grado di coinvolgimento” nel conflitto. Una decisione che lo “prolungherà nel tempo” ma – a dire di Mosca – “non può cambiare radicalmente la situazione” perché la Russia “continuerà l’operazione e garantirà i suoi interessi in un modo o nell’altro”. L’Ucraina dal canto suo smentisce le indiscrezioni del Wall Street Journal secondo cui l’inviato cinese Li Hui, avrebbe proposto ai paesi europei di lasciare alla Russia i territori annessi in cambio di un cessate il fuoco immediato. Il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba fa sapere di aver contattato tutti i colleghi nelle principali cancellerie europee e “nessuno di loro conferma che ci siano stati annunci o negoziati anche solo sul riconoscimento come Russia dei territori che occupa al momento in Ucraina”. L’invito di Kuleba è quello di “mantenere il sangue freddo” e non reagire “emotivamente” alle indiscrezioni di stampa. 

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