Sconcertante reportage di AP: sotto accusa i militari ma l'esercito nega la responsabilità degli omicidi
Almeno sette ragazzi sono stati torturati e uccisi in Burkina Faso, nell’Africa occidentale, da anni alle prese con la violenza degli estremisti dell’Isis, tanto che risulta il secondo Paese al mondo più colpito dal terrorismo islamico. Il video degli omicidi è circolato sui social media pochi a metà febbraio e ripreso e analizzato dall’Associated Press, che ha fatto un reportage su questa vicenda dai contorni poco chiari. Nelle immagini, infatti, si vede una dozzina di uomini, alcuni dei quali in divisa militare, che camminano tra i corpi.
Gli omicidi sarebbero avvenuti all’interno di una base militare
Alcuni di loro riprendono la scena con gli smartphone. In una inquadratura si vede un uomo che sbatte una pietra in testa a un giovane. “Questo era ancora vivo”, ridacchia l’uomo. L’esercito del Burkina Faso ha negato la responsabilità per gli omicidi, che rappresentano un potenziale crimine di guerra ai sensi del diritto internazionale. Ma un’analisi fotogramma per fotogramma del video di 83 secondi di AP e un esame delle immagini satellitari mostra che gli omicidi sono avvenuti all’interno di una base militare a circa due chilometri da Ouahigouya, nel nordovest del Paese.
Da sette anni il Burkina Faso, Paese a maggioranza musulmana, è sconvolto dalle violenze legate ad al Qaida e all’Isis. Per combattere i terroristi, l’esercito ha reclutato circa 50.000 combattenti volontari da affiancare ai militari. Ma secondo gli abitanti, questa decisione ha contribuito solo ad aumentare l’uccisione di civili, perché i volontari arrestano chiunque sospettino di legami con gli estremisti.
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