Esplosione vicino una base russa in Crimea. Il Cremlino: "Distruggeremo tutti i jet inviati dalla Nato", a Kiev il coprifuoco sarà ridotto dal 26 marzo

La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto contro il presidente russo Vladimir Putin per crimini di guerra a causa del suo presunto coinvolgimento nei rapimenti di bambini dall’Ucraina.

Il presidente russo “è presumibilmente responsabile del crimine di guerra di deportazione illegale di bambini e di trasferimento illegale di bambini dalle aree occupate dell’Ucraina alla Federazione Russa”. Oggi la corte ha emesso un mandato di arresto anche per Maria Alekseyevna Lvova-Belova, Commissaria per i diritti dei bambini presso l’Ufficio del Presidente della Federazione Russa, per accuse simili. 

Zelensky: “Da Corte penale internazionale decisione storica”

“La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto per Putin. Una decisione storica, da cui partirà la responsabilità storica. Il capo dello stato terrorista e un altro funzionario russo sono diventati ufficialmente sospettati di un crimine di guerra. La deportazione di bambini ucraini è il trasferimento illegale di migliaia di nostri bambini in territorio russo”. Lo scrive su Telegram il leader di Kiev, Volodymyr Zelensky. “Sarebbe impossibile portare a termine un’operazione così criminale senza l’ordine del massimo leader dello stato terrorista. Separare i bambini dalle loro famiglie, privarli di ogni possibilità di contattare i loro parenti, nascondere i bambini sul territorio russo, disperderli in regioni remote: tutto questo è ovviamente politica statale russa, decisioni statali, malvagità statale. Che inizia proprio con il primo funzionario di questo stato”, aggiunge. “Sono grato alla squadra del procuratore Karim Khan e alla Corte penale internazionale, a tutti coloro che nel mondo ci stanno aiutando a lottare per la giustizia. Grato per i principi e la volontà di consegnare davvero alla giustizia coloro che sono colpevoli”, conclude.

Mosca: “Decisioni Cpi sono prive di significato per la Russia”

La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha dichiarato che “le decisioni della Corte penale internazionale non hanno alcun significato per la Russia” e che “gli eventuali mandati di arresto sono giuridicamente nulli”. Ne dà notizia la Tass. Il commento è arrivato dopo che la Corte ha emesso un mandato di arresto contro il presidente russo Vladimir Putin, accusato di crimini di guerra per la deportazione di bambini.

Kuleba: “Bene Cpi su Putin, giustizia si muove”

“La giustizia sta facendo il suo corso: plaudo alla decisione della Corte penale internazionale di emettere mandati d’arresto per Vladimir Putin e Maria Lvova-Belova per il trasferimento forzato di bambini ucraini”. Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. “I criminali internazionali saranno perseguiti per il rapimento di bambini e per altri crimini internazionali”, ha aggiunto.

Medvedev paragona mandato d’arresto per Putin a carta igienica 

“La Corte penale internazionale ha emesso un mandato d’arresto contro Vladimir Putin. Non c’è bisogno di spiegare dove dovrebbe essere usato questo documento“. Lo ha dichiarato il vice presidente del Consiglio di sicurezza della Russia Dmitry Medvedev, aggiungendo il simbolo della carta igienica

Cremlino: “Mandato arresto Cpi oltraggioso e privo di effetti” 

Il Cremlino ha definito oltraggiosa l’emissione di un mandato di arresto per Vladimir Putin da parte della Corte penale internazionale e nulla dal punto di vista legale. “Consideriamo la formulazione stessa della questione oltraggiosa e inaccettabile”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ai giornalisti, “la Russia, come un certo numero di altri stati, non riconosce la giurisdizione di questa corte. Di conseguenza, qualsiasi decisione di questo tipo è nulla e priva di effetto per la Federazione Russa dal punto di vista giuridico”, ha sottolineato. 

Kiev su mandato arresto Cpi: “Per Mosca è inizio della fine”

Il mondo è cambiato. La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto per lo ‘stratega’ Putin. È un chiaro segnale per le élite russe di ciò che accadrà loro e perché ‘non sarà come prima’. È l’inizio della fine della Federazione russa nella sua forma attuale sulla scena mondiale”. Lo ha scritto su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak

Procuratore generale: “Mandato arresto Putin è decisione storica”

La decisione della Corte penale internazionale di ordinare l’arresto del presidente russo Vladimir putin è “storica per l’Ucraina e per l’intero sistema di diritto internazionale”. Lo ha affermato il procuratore generale dell’Ucraina Andriy Kostin, citato dai media locali.

Borrell: “Mandato Cpi è solo inizio processo responsabilità” 

“Abbiamo sempre chiarito che i responsabili dell’aggressione legale contro l’Ucraina devono essere assicurati alla giustizia. E questa questione della Corte penale internazionale è solo l’inizio del processo di responsabilità per chiedere conto alla Russia e al suo leader dei crimini e delle atrocità che stanno commettendo in Ucraina. L’Unione Europea apprezza e sostiene il lavoro sul Tribunale Penale Internazionale in ogni indagine, non ci può essere impunità”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, in un punto stampa a Skopje con il presidente della Macedonia del Nord. “La Corte penale internazionale ha emesso un mandato d’arresto per il presidente Putin per i crimini di guerra di deportazione e trasferimento di bambini dalle aree occupate dell’Ucraina alla Russia. La Corte penale internazionale afferma che ci sono motivi ragionevoli per ritenere che Putin abbia la responsabilità dell’individuo, la responsabilità individuale per queste lamentele e la gravità dei crimini e la dichiarazione della Cpi è presa da loro stessi. Questa è una decisione importante della giustizia internazionale e per il popolo ucraino”, ha rimarcato il capo della diplomazia europea. 

Commissaria russa diritti bambini: “Continuiamo a lavorare”

“Continuiamo a lavorare”. Così la commissaria per i diritti dei bambini della Federazione Russa, Maria Lvova-Belova, ha commentato il mandato di arresto internazionale nei suoi confronti da parte della Corte penale internazionale. “È fantastico che la comunità internazionale abbia apprezzato il lavoro per aiutare i bambini del nostro Paese, che non li lasciamo nelle zone di guerra, che li portiamo fuori, che creiamo buone condizioni per loro, che li circondiamo persone premurose”, ha aggiunto.

Esplosione vicino base militare russa in Crimea 

Un’esplosione è stata segnalata all’esterno del villaggio di Perevalne, nel distretto di Simferopol, in Crimea, dove è di stanza la Brigata di difesa costiera della Flotta russa del Mar Nero. Ne dà notizia l’agenzia Ukrinform che cita il canale Telegram Crimean Wind. 

Putin: “Faremo di tutto contro minacce a Crimea”

“La Russia farà di tutto per frenare le minacce alla sicurezza della Crimea e di Sebastopoli”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, aprendo un incontro sullo sviluppo socio-economico della regione a nove anni dalla sua annessione alla Russia. “È ovvio che per la Crimea e Sebastopoli le questioni di sicurezza sono di natura prioritaria, soprattutto oggi”, “faremo di tutto per fermare qualsiasi minaccia”, ha detto Putin, secondo quanto riporta la Tass. 

Filorussi Donetsk: “70% Bakhmut sotto controllo militari”

“Le unità russe hanno preso il controllo di circa il 70% del territorio di Bakhmut”. Lo ha dichiarato Jan Gagin, consigliere del capo ad interim dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, sul canale televisivo Rossiya 24. “Se parliamo di Bakhmut le nostre forze ora controllano circa il 60%, forse anche di più, fino al 70% della città stessa”, ha detto.

Mosca: “Crosetto si sopravvaluta, nessuno ha bisogno di lui” 

Il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto “si sopravvaluta. Nessuno ha bisogno di lui”. È quanto ha detto Oleg Osipov, assistente di Dmitry Medvedev, a Ria Novosti commentando la notizia secondo cui il vicepresidente del Consiglio di sicurezza avrebbe ordinato l’eliminazione fisica del politico italiano

Fonte Ue: “Per ora no nuove sanzioni contro Russia” 

“Abbiamo adottato letteralmente il decimo pacchetto, ovviamente non posso escludere che i ministri possano farvi riferimento” a nuove sanzioni ma “in linea di principio non è prevista l’adozione lunedì di alcuna nuova decisione in merito”. Lo ha detto un alto funzionario Ue in vista del Consiglio Esteri di lunedì. “In realtà abbiamo coperto la maggior parte del terreno, c’è sempre la possibilità di ottenere qualcosa di più ovviamente ma è vero che la maggior parte delle sanzioni sono già in essere”, ha precisato. 

Coprifuoco a Kiev sarà ridotto dal 26 marzo 

A Kiev è in programma la riduzione del coprifuoco, che durerà dalla mezzanotte alle 5, a partire dal 26 marzo. Lo ha riferito l’amministrazione militare della capitale, secondo quanto riporta l’agenzia Ucraina Unian. 

Cremlino: “Invio jet dimostra crescita coinvolgimento Nato”

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che la posizione della Polonia sulla fornitura di MiG-29 a Kiev è un esempio della crescita del coinvolgimento della Nato nel conflitto in Ucraina. “Questo è un altro esempio di come un certo numero di paesi membri dell’Alleanza atlantica, tra cui la Polonia, aumentano il livello del loro coinvolgimento diretto nel conflitto”, ha detto Peskov, citato dalla Tass. 

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che i Mig-29 che Polonia e Slovacchia invieranno a Kiev saranno “distrutti” e “non influenzeranno l’esito dell’operazione militare russa” in Ucraina. 

Mattarella: “Contro conflitto scatenato da Russia serve risposta unitaria”

“Viviamo oggi, con il conflitto scatenato dalla Federazione russa in territorio ucraino, un’aperta minaccia a questi valori che ci impone una ferma risposta unitaria in seno alla comune identità europea e atlantica, affinché venga posta fine ai combattimenti e si raggiunga un duraturo accordo di pace”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio in occasione del 162esimo anniversario della Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera. 

Casa Bianca: “Ancora no prove di armi cinesi a Russia”

Gli Stati Uniti ritengono che Pechino “non abbia ancora escluso” la possibilità di fornire armi alla Russia, ma non ci sono prove al momento che la Cina abbia deciso in questo senso o che abbia fornito armi a Mosca. Lo ha riferito il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby. 

Gli Stati Uniti hanno discusso con gli ucraini “fin dall’inizio del conflitto” la questione del “consumo” di munizioni che, secondo alcune fonti, risulterebbe eccessivo e le modalità di un consumo “più efficiente” sono parte del training fornito alle forze di Kiev “a partire dal 2014”. E tuttavia, sottolinea il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale John Kirby, “bisogna ricordare che questa è una guerra” e “è facile per noi che non siamo lì giudicare come combattimenti si svolgono”. 

Nato, Erdogan: “Sì ad adesione Finlandia, avvieremo processo ratifica” 

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dato l’ok all’adesione della Finlandia alla Nato. “Abbiamo deciso di avviare il processo di ratifica del protocollo di adesione della Finlandia all’Alleanza atlantica nel nostro Parlamento”, ha annunciato Erdogan che oggi ha ricevuto il presidente finlandese Sauli Niinisto ad Ankara. Finora la Turchia aveva ostacolato l’ampliamento della Nato alla Finlandia. Resta in sospeso la ratifica del protocollo di adesione della Svezia

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, dopo aver dato l’ok all’adesione della Finlandia alla Nato, ha affermato che, per quanto riguarda invece il processo di adesione della Svezia, questo è direttamente collegato ai passi che Stoccolma compirà nell’ambito della lotta al terrorismo. “Credo che i principi e la buona volontà del nostro Paese di portare avanti il processo siano ora più chiaramente visibili. Il modo in cui il processo procederà sarà direttamente collegato ai passi che la Svezia compirà”, ha detto Erdogan in conferenza stampa congiunta con l’omologo finaldese Sauli Niinisto, secondo quanto riporta Hurriyet. 

Casa Bianca: “Bene Erdogan su Finlandia faccia lo stesso con Svezia”

Gli Stati Uniti accolgo favorevolmente l’annuncio del presidente Erdogan sull’invio al Parlamento turco dei protocolli di adesione della Finlandia alla Nato e auspicano la “rapida conclusione” di questo processo. Lo afferma in una nota il consigliere per la Sicurezza nazionale, Jake Sullivan, che “incoraggia” la Turchia a “ratificare rapidamente” anche l’ingresso della Svezia nell’Alleanza atlantica. Gli Stati Uniti, afferma Sullivan, ritengono che entrambi i Paesi debbano diventare membri della Nato “il prima possibile“.

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