Preoccupazione tra le minoranze e gli attivisti per i diritti umani
In Iraq il governo ha deciso di applicare una legge rimasta fin qui inattiva, che riguarda il divieto di importazione di alcolici e punisce anche con il carcere chi sui social diffonde contenuti ritenuti moralmente offensivi. Le minoranze e gli attivisti per i diritti si sono subito allarmati. Questa legge esisteva già dal 2016 ma con la pubblicazione nella gazzetta ufficiale è diventata esecutiva. Intanto il prezzo degli alcolici è aumentato a causa della riduzione dell’offerta. “È una decisione ingiusta per noi”, ha dichiarato il proprietario di un negozio di liquori a Baghdad. Preoccupazione anche nella comunità cristiana che nel Paese costituisce l’1% della popolazione e ha timore di essere così emarginata. Infatti, sebbene l’alcol sia proibito nell’Islam, nella religione cristiana è consentito e utilizzato nei rituali.
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