Kiev nega ogni responsabilità riguardo l'attacco al gasdotto Nord Stream
La presa di Bakhmut da parte dei russi potrebbe essere questione di giorni, mentre nella notte è pioggia di bombe su Kiev, Odessa, Kharkiv. “Non possiamo escluderlo” ha sottolineato il segretario della Nato Stoltenberg, ribadendo la necessità di non sottovalutare la Russia, nonostante le pesanti perdite che ha subito. Il capo del gruppo Wagner, Prighozin, ha annunciato che la milizia controlla ormai la parte orientale della città e verso sera il gruppo fa sapere di star avanzando anche nel nord. I funzionari occidentali, citati dalla Cnn, ipotizzano però che il sostegno dell’esercito regolare russo al battaglione diminuisca di giorno in giorno e l’intelligence degli Stati Uniti definisce “improbabile” che le truppe di Mosca abbiano le forze per conquistare ulteriore territorio.
Nel frattempo continuano le indagini sulle esplosioni che hanno danneggiato il gasdotto Nord Stream.
Nella notte bombe su Kharkiv e Odessa
Le forze russe hanno sferrato un bombardamento missilistico su numerose città dell’Ucraina nelle prime ore del mattino, prendendo di mira le infrastrutture energetiche nella capitale Kiev, a Kharkiv e a Odessa. Si tratta del primo raid di tale portata in tre settimane. Le autorità ucraine hanno detto che sono stati colpiti edifici residenziali, ma non hanno detto immediatamente se ci sono state vittime.
“Gli obiettivi delle infrastrutture critiche sono di nuovo nel mirino degli occupanti”, ha dichiarato in un post su Telegram. Il sindaco di Kharkiv, Ihor Terekhov, ha riferito su Telegram che ci sono stati “problemi con l’elettricità” in alcune parti della città. Anche il governatore della regione meridionale di Odessa, Maksym Marchenko, ha riferito di attacchi sulla città e ha affermato che sono stati colpiti impianti energetici ed edifici residenziali. “La seconda ondata è attesa proprio ora, quindi chiedo ai residenti della regione di rimanere nei rifugi!”, ha scritto Marchenko su Telegram poco più di due ore fa. Le ferrovie ucraine hanno segnalato interruzioni di corrente in alcune aree. Cinque treni hanno subito ritardi di oltre un’ora e 10 treni hanno subito ritardi di oltre 30 minuti.
Zelensky: “81 missili nella notte”
“Il nemico ha sparato 81 missili, cercando di intimidire nuovamente gli ucraini, tornando alle sue patetiche tattiche. Gli occupanti possono solo terrorizzare i civili. È tutto ciò che possono fare. Ma non li aiuterà. Non sfuggiranno alla responsabilità per tutto ciò che hanno fatto”. Con queste parole in un messaggio via Telegram il presidente ucraino Voldymyr Zelensky ha commentato l’attacco russo che nella notte ha colpito almeno 7 regioni dell’Ucraina. “Ringraziamo i guardiani dei nostri cieli e tutti coloro che aiutano a superare le conseguenze degli attacchi insidiosi degli occupanti”, ha aggiunto Zelensky.
Almeno 11 morti dopo ultimo raid russo
È di almeno 11 morti e 22 feriti il bilancio dell’ultimo massiccio raid russo sull’Ucraina. Lo dice la Cnn citando le autorità ucraine. In totale sono stati lanciati 81 missili su diverse regioni compresa la capitale Kiev.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha tenuto una riunione con i vertici dei servizi di sicurezza dopo l’ultimo massiccio raid russo. “I bombardamenti di oggi hanno interessato le regioni di Dnipropetrovsk, Zhytomyr, Kirovohrad, Kharkiv, Sumy, Vinnytsia, Leopoli, Ivano-Frankivsk, Odessa, Zaporizhzhia e la città di Kiev”, ha scritto su Telegram. “Sono grato alle nostre forze di difesa aerea per il loro duro lavoro, per proteggere la nostra gente. Dobbiamo garantire la protezione delle infrastrutture energetiche dal fuoco nemico e garantire il rapido ripristino dell’approvvigionamento energetico nelle aree colpite”, ha aggiunto. “Nonostante migliaia di attacchi russi, garantiremo tutti insieme l’invincibilità dell’Ucraina. Stiamo lavorando e vinceremo”, ha concluso.
A seguito degli attacchi missilistici russi nella notte gli impianti di distribuzione dell’elettricità sono stati danneggiati in otto regioni dell’Ucraina. Lo ha reso noto il primo ministro di Kiev, Denys Shmyhal. Lo riporta Ukrainska Pravda. “Oggi i terroristi russi hanno lanciato un altro massiccio attacco missilistico contro l’Ucraina. Il colpo principale è stato diretto contro il sistema energetico. Hanno cercato di distruggerlo di nuovo e ancora una volta hanno fallito”, ha detto. “Il sistema di alimentazione rimane intatto – ha aggiunto – in alcune aree sono possibili interruzioni di corrente temporanee, poiché gli impianti di generazione e distribuzione in otto regioni sono danneggiati. Le squadre di riparazione stanno lavorando. Particolare attenzione è rivolta al ritorno dell’elettricità a Kharkiv”.
Aeronautica Kiev: “Mai visto attacco simile da russi”
L’attacco che i russi hanno lanciato nella notte contro l’Ucraina “è davvero su larga scala e per la prima volta utilizza tipi di missili così diversi. Vediamo che questa volta sono stati usati fino a sei Kinzhal (missili ipersonici, ndr). Questo è un attacco che non ricordo di aver mai visto prima”. Lo afferma Yurii Ihnat, portavoce del comando dell’aeronautica militare di Kiev, parlando alla televisione ucraina. Lo riporta la Cnn. Sui missili Kinzhal Ihnat aggiunge: “Finora, non abbiamo le capacità per contrastare queste armi”.
Centrale Zaporizhzhia ricollegata a rete elettrica
Gli specialisti di Ukrenergo hanno ripristinato la fornitura di energia elettrica alla centrale nucleare di Zaporizhzhia”. Lo rende noto l’operatore ucraino in un post su Facebook. “La centrale nucleare di Zaporizhzhia sta passando dai generatori diesel a ricevere l’elettricità per il proprio fabbisogno dal sistema elettrico del Paese”, si legge nel post.
Sindaco Kiev: “Ripristinata fornitura elettricità in città”
“La fornitura di elettricità ai consumatori di Kiev è stata completamente ripristinata”. Lo ha scritto su Telegram il sindaco della capitale ucraina, Vitaly Klitschko. “Proseguono i lavori per il ripristino della fornitura di calore. Attualmente il 30% delle abitazioni è senza riscaldamento”, ha aggiunto. L’obiettivo è di tornare a regime “entro un giorno”. I lavoratori delle utility pianificano di ripristinare completamente il calore entro un giorno.
Borrell: “Forte aumento rischio incidente nucleare”
“Mi dispiace dire che il rischio di un incidente nucleare è aumentato molto nelle ultime ore” con l’attacco a Zaporizhzhia, che “ha creato una disconnessione dalla rete elettrica ucraina, aumentando notevolmente il rischio di atti nucleari”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, nella conferenza stampa al termine del Consiglio informale Sviluppo a Stoccolma. “C’è una grave violazione della sicurezza nucleare causata dalla Russia, è la più grande centrale nucleare d’Europa, la più grande d’Europa”, ha detto il capo della diplomazia europea. “La cattiva notizia è che la Russia non ha fermato i suoi attacchi alle infrastrutture civili. Durante il nostro incontro, più di 80 razzi sono stati lanciati dai russi e altri durante la notte in tutto il paese, uccidendo civili innocenti, causando gravi danni”, ha aggiunto.
L’attacco a Zaporizhzhia “è una grave violazione della sicurezza nucleare causata dalla Russia a dicembre è la più grande centrale nucleare d’Europa, la più grande d’Europa. La Russia sta mettendo in pericolo interamente il nostro gigantesco continente europeo. Russia inclusa”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, nella conferenza stampa al termine del Consiglio informale Sviluppo a Stoccolma. “Sosteniamo l’Agenzia internazionale per l’energia atomica nella zona e il suo appello per la creazione di una zona di sicurezza intorno alla centrale nucleare”, ha aggiunto.
“Questi recenti attacchi della Russia sono un altro esempio che l’obiettivo è terrorizzare il popolo ucraino e abbassare il morale ucraino. Mostra che la Russia non è interessata alla pace e che i suoi discorsi sulla pace o sul cessate il fuoco sono del tutto insinceri. Ecco perché dobbiamo continuare a sostenere l’Ucraina”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, nella conferenza stampa al termine del Consiglio informale Sviluppo a Stoccolma.
Von der Leyen sente Zelensky: “Ultimi attacchi crimine di guerra”
“Ho parlato oggi con Zelensky in seguito agli indiscriminati attacchi missilistici contro l’Ucraina della notte. Il deliberato attacco della Russia ai civili e alla rete energetica è un crimine di guerra. Rafforza la nostra comune determinazione a continuare a progredire negli sforzi di riforma dell’Ucraina lungo il suo percorso verso Ue”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter.
Spoke today with @ZelenskyyUa following the indiscriminate
missile attacks on Ukraine last night.Russia’s deliberate targeting of civilians and energy grid is a war crime.
It strengthens our common resolve to continue progress in Ukraine’s reform efforts on their 🇪🇺path.
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) March 9, 2023
Della telefonata ha riferito sempre su Twitter anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: “Durante una telefonata con Ursula von der Leyen abbiamo condannato gli odierni attacchi missilistici della Russia. Abbiamo accolto con favore il nuovo pacchetto di sanzioni e concordato ulteriori pressioni sull’aggressore russo. Abbiamo discusso i progressi dell’Ucraina nell’applicazione delle raccomandazioni della Commissione Ue”.
In Russia primo monumento dedicato a soldati ‘operazione speciale’
Nel villaggio di Zemlyansky, nella regione di Tambov, nel nord della Russia, è stato inaugurato il primo monumento nel Paese “dedicato ai partecipanti all’operazione militare speciale”. Lo riporta la Tass. Si tratta di una scultura di cemento rivestita in bronzo alta tre metri, che raffigura un soldato dell”operazione speciale’ con un’arma in mano. L’iniziativa è del veterano di guerra Roman Ganshin di Kotovsk, che ha voluto riprodurre come prototipo dell’eroe un amico morto in Ucraina.
Il 13 marzo consultazioni Onu-Russia su grano
Il 13 marzo si terranno a Ginevra consultazioni sull’accordo sul grano fra rappresentanti della Russia e delle Nazioni unite. Lo ha annunciato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti.
“Il prossimo ciclo di consultazioni è previsto per il 13 marzo a Ginevra. Parteciperà la delegazione interdipartimentale russa, ci saranno come rappresentanti dell’Onu il vicesegretario generale per gli Affari umanitari e coordinatore degli aiuti d’emergenza Martin Griffiths e il segretario generale della Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (Unctad) Rebecca Greenspan, e si discuterà di un accordo”, ha detto Zakharova durante un briefing.
Nord Stream, yacht sabotatori noleggiato da compagnia in Germania
Emergono nuovi dettagli sul sabotaggio del gasdotto Nord Stream. Dopo le rivelazioni di New York Times e di alcuni media tedeschi sul presunto gruppo filo-ucraino, oggi Der Spiegel riporta alcuni particolari sullo yacht ‘Andromeda’ con porto d’origine a Breege sull’isola di Rügen in Germania, che i presunti sabotatori avrebbero utilizzato per trasportare gli esplosivi per l’attentato al gasdotto. Secondo le informazioni di Spiegel, l’Andromeda’, uno yacht Bavaria Cruiser 50, lungo circa 15 metri, è stato noleggiato da una compagnia di charter con sede sull’isola di Rügen, da un gruppo di persone precedentemente non identificate che apparentemente hanno usato documenti falsi. L’amministratore delegato della società di charter non ha voluto commentare i dettagli relativi al noleggio e ai clienti, ha riferito sempre Spiegel, aggiungendo che anche l’ufficio del procuratore federale di Karlsruhe ha preferito non commentare, citando le indagini in corso. L’autorità ha confermato solo di aver perquisito una nave dal 18 al 20 gennaio in relazione a un noleggio sospetto.
Durante la ricostruzione della rotta dell’Andromeda, gli investigatori dell’Ufficio federale di polizia criminale (Bka) hanno indagato anche sul porto turistico di Wiek nel nord dell’isola di Rügen. Si dice che lo yacht abbia fatto tappa lì all’inizio di settembre dopo essere salpato da Rostock-Warnemünde. Secondo Spiegel, i funzionari del Bka a Wiek hanno interrogato testimoni ed esaminato i documenti dell’operatore portuale. Secondo gli inquirenti, non è ancora chiaro chi ci sia dietro le esplosioni del gasdotto avvenute nella notte del 26 settembre.
L’Ue e Kiev
Proprio da Stoccolma l’Europa ha ribadito ancora una volta il sostegno militare a Kiev. Borrell, Alto rappresentante Ue per la politica estera, ha proposto un nuovo pacchetto da 1 miliardo di euro per rimpolpare il fondo intergovernativo European Peace Facility e provvedere così all’acquisto di munizioni destinate all’esercito ucraino. Mentre entro fine mese sono attesi in Ucraina i carri armati Leopard 2, inviati da Germania e Portogallo. Da Kiev, intanto, il segretario generale dell’Onu Guterres ha definito come “fondamentale” la continuazione dell’accordo sul grano tra Ucraina e Russia, che permette a Kiev di esportare in sicurezza i propri cereali attraverso il Mar Nero. Il rinnovo è previsto per il 18 marzo, a meno che una delle due parti si opponga.
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