Scandalo Ue, legali Cozzolino: “Panzeri non sa e inventa”

“Racconto immaginifico e gassoso, tipico di chi non sa niente e inventa l’incredibile per guadagnarsi i benefici promessi e ottenuti”. Così Federico Conte e Dezio Ferraro, gli avvocati italiani di Andrea Cozzolino, entrando nel Palazzo di Giustizia di Napoli dove oggi è attesa la decisione sulla richiesta di estradizione dell’europarlamentare italiano coinvolto nello nel cosiddetto ‘Qatargate’, parlando di aver appreso “ancora una volta dai giornali, di dichiarazioni provenienti da Antonio Panzeri che coinvolgerebbero, tra gli altri, l’onorevole Andrea Cozzolino”.”È il lato oscuro del pentitismo interessato – commentano gli avvocati le ricostruzioni di Panzeri – ma quello che più rileva è che sia dato alle sue parole tanto credito, in mancanza di elementi esterni di riscontro”.”Non può lasciare indifferenti, infatti – proseguono – che egli avrebbe reso tali dichiarazioni il 14 febbraio ovvero dopo l’arresto di Cozzolino, avvenuto il 10 febbraio, senza che ancora vi fossero elementi nei suoi confronti”.

Per gli avvocati Conte e Ferraro “inquieta che queste dichiarazioni siano state diffuse dalla stampa, in violazione del segreto istruttorio, subito dopo che l’imparzialità dell’iniziativa giudiziaria belga è stata messa in discussione da una istanza di ricusazione diretta al Giudice Claise e che il noto giornale londinese, The Times, ne ha messo in discussione l’attendibilità rivelando che Panzeri e Giorgi avrebbero condiviso la stessa cella in carcere mentre venivano interrogati”.”Uno scenario sempre più opaco – concludono i due legali – dietro il quale si sta giocando una partita di politica estera sul ruolo delle istituzioni europee parallela e sotterranea, e sul cui sfondo continua ad aleggiare l’azione dei servizi segreti, che ci fa fondatamente dubitare che il sistema giudiziario belga possa garantire a Cozzolino un giusto processo”.

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