La Fondazione è attiva nelle province devastate dal terremoto di Kahramanmaras e Adiyaman

Il Cesvi, attivo nelle aree colpite dal terremoto in Turchia e Siria, lancia l’allarme: “La crisi nelle zone colpite dal sisma andrà ben oltre i tre mesi di stato d’emergenza previsti, è fondamentale prevedere aiuti materiali e psicologici a lungo termine”. Sono le parole di Lorena D’Ayala Valva, vicedirettrice generale e responsabile per le emergenze di Fondazione CESVI, attiva in maniera particolare nelle province turche di Kahramanmaraş e Adiyaman, tra quelle maggiormente devastate ma meno raggiunte dagli aiuti internazionali. La città di Antiochia, raggiunta pochi giorni fa dagli operatori del Cesvi, è letteralmente un cumulo di macerie.

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