I due sono coinvolti nello scandalo Ue denominato Qatargate. Tarabella: "Ora posso essere ascoltato dai giudici"

Il Parlamento europeo ha approvato la richiesta di revoca delle immunità per gli eurodeputati Marc Tarabella e Andrea Cozzolino. Il voto è avvenuto per alzata di mano in plenaria nell’Aula di Bruxelles. La commissione giuridica aveva votato all’unanimità il parere per togliere l’immunità.

I due sono coinvolti nello scandalo Ue denominato Qatargate.

Tarabella: “Ora posso essere ascoltato dai giudici”

L’eurodeputato belga Marc Tarabella, al termine del voto del Parlamento Ue che gli ha tolto l’immunità, si è detto “contento” che questa procedura sia stata completata. “Questo mi permetterà di esprimermi davanti agli inquirenti“, ha affermato a margine della plenaria, secondo quanto riportato da Le Soir. L’europarlamentare, che non si è sottratto al voto dell’aula, ha ribadito la sua “innocenza” e spiegato di “non aver finora reagito a mezzo stampa, per rispetto della procedura legale“. Maxim Töller, avvocato di Marc Tarabella, ha confermato a Le Soir di non avere alcun “segno” da parte delle autorità giudiziarie su una possibile udienza, nemmeno una risposta alla mail che ha inviato loro per informarsi in merito.

Legali Cozzolino: “Lui estraneo”

“In questa vicenda il Parlamento europeo ha rinunciato ad affrontare, finanche nel dibattito, una questione cruciale per la sua stessa autonomia e indipendenza, pur trovandosi al cospetto di una iniziativa giudiziaria che nasce dall’opaca attività di intelligence dei servizi segreti, soprattutto non europei, e che sta minando in profondità la stessa credibilità politica e istituzionale dell’Unione europea”. Lo comunicano, per conto di Andrea Cozzolino, i suoi avvocati Federico Conte, Dezio Ferraro, Dimitri De Becó, commentando il voto della plenaria dell’Eurocamera che ha revocato l’immunità al parlamentare. Quella del ‘Qatargate’ è “un’inchiesta affidata, quanto agli sviluppi, a un pentimento interessato, pronto e conveniente, che la nostra esperienza giudiziaria in materia ci fa guardare con sospetto e scetticismo. L’onorevole Cozzolino, per parte sua, rivendica la sua estraneità ai fatti e si difenderà in tutte le sedi, come ha già fatti innanzi alla Commissione, perché possa essere accertata la verità”, dicono ancora i legali.

“Apprendiamo dalla stampa che la richiesta di revoca dell’immunità nei confronti dell’on. Cozzolino è stata evasa dalla Commissione Jury, prima, e dal Parlamento europeo, dopo, in tempi record e con un iter meramente burocratico, senza nessuna discussione sui temi e sugli interrogativi posti in commissione dall’on. Cozzolino sulla matrice e la natura dell’inchiesta, e senza tenere in alcun conto la sua stessa attività parlamentare sui dossier Qatar e Marocco, pur essendo del tutto incompatibile con l’accusa, invero alquanto generica, formulata al suo indirizzo. Della sua lunga audizione è rimasta solo la sua rinuncia all’immunità, che egli rivendica come una scelta di dignità e di responsabilità”, scrivono i legali, “una scelta coraggiosa fatta anche per consentire ai suoi colleghi un più libero confronto politico su quello che sta avvenendo. Le guarentigie parlamentari, infatti, è doveroso ricordarlo, non sono un diritto personale e disponibile del deputato, ma una prerogativa a tutela del Parlamento e della sua funzione”.

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