Zelensky chiede armi a lunga gittata. Boris Johnson ammette: "Putin minacciò di bombardare il Regno Unito"
Il governatore Oleh Syniehubov ha affermato che la Russia ha preso di mira la regione della città di Kharkiv con un missile S-300. Tre civili sono rimasti feriti e uno è stato ucciso, secondo il governatore. L’edificio di quattro piani preso di mira nel distretto centrale di Kyivskyi della città è stato parzialmente distrutto. Sul posto stanno lavorando i primi soccorritori. Precedenti allarmi di raid aerei erano attivi nei territori di Kharkiv, Sumy, Poltava, Donetsk, Luhansk, Dnipropetrovsk, Mykolaiv, Zaporizhzhia e Kirovohrad.
Il presidente Zelensky dal canto suo è tornato a insistere nelle ultime ore sulla necessità di ricevere armi a lunga gittata da parte degli alleati. “L’Ucraina ha bisogno di missili a lungo raggio per impedire agli occupanti di posizionare i loro lanciamissili lontano dalla linea del fronte e con essi distruggere le città ucraine”, ha detto il numero uno di Kiev.
Johnson a Bbc: “Prima di invasione minacce da Putin”
L’ex premier britannico Boris Johnson ha detto di essere stato minacciato dal presidente russo Vladimir Putin lo poco prima dell’invasione dell’Ucraina e avvertito del fatto che la guerra sarebbe stata una “catastrofe totale”. In un documentario della BBC dal titolo “Putin contro l’Occidente” che andrà in onda oggi, 30 gennaio, Johnson ha contato che il capo del Cremlino gli aveva detto che “per un attacco missilistico basterebbe un minuto”. “Ha detto: ‘Boris, non voglio farti del male ma, con un missile, ci vorrebbe solo un minuto o qualcosa del genere… Ma penso dal tono molto rilassato che stava assumendo, dal tipo di aria di distacco che sembrava avere, stava solo assecondando i miei tentativi di convincerlo a negoziare”, ha dichiarato Johnson. L’ex premier ha detto di aver avvertito Putin che invadere l’Ucraina “avrebbe portato a sanzioni occidentali e più truppe Nato ai confini della Russia”. Ha anche cercato di scoraggiare l’azione militare russa dicendo a Putin che l’Ucraina non avrebbe aderito alla Nato “per il prossimo futuro”. Il documentario “Putin Vs the West” esamina le interazioni di Putin con i leader mondiali.
Mosca: “Inutile trattare con Kiev e suoi burattinai”
Nessuna apertura al dialogo da parte di Mosca, almeno per il momento. A escludere tale ipotesi è il vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov in un’intervista a Ria Novosti. “La nostra posizione è ben nota, credo anche a Washington. Siamo pronti a studiare iniziative serie per risolvere la crisi ucraina, ma finora nessuno le ha davvero formulate. Nelle condizioni attuali, con Washington ha che annunciato la decisione di fornire carri armati è inutile parlare non solo con gli ucronazisti, ma anche con i loro burattinai”.
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