Allerta aerea in tutto il Paese, cittadini in fuga da Kherson

In Ucraina è un’altra giornata di bombardamenti. Le forze russe hanno colpito la città e la regione di Kharkiv e ai residenti è stato chiesto di rimanere nei rifugi. Lo riporta Ukrinform, citando il capo dell’amministrazione militare regionale di Kharkiv, Oleg Synegubov. La testata riporta che l’allarme anti-aereo è in vigore “a causa del lancio di razzi nemici”.

Fuga da Kherson

Centinaia di persone intanto sono in fuga da Kherson a causa dell’intensificarsi dei bombardamenti russi. Lo riporta la Bbc, secondo cui sono oltre 400 le persone che hanno lasciato Kherson dal giorno di Natale e una coda di auto si sta formando al posto di blocco che porta fuori dalla città, piena di civili terrorizzati. “Prima ci bombardavano 7-10 volte al giorno, ora sono 70-80 volte, tutto il giorno. È troppo spaventoso”, ha raccontato una delle persone in fuga secondo quanto riporta la Bbc. “Amo l’Ucraina e la mia cara città. Ma dobbiamo andarcene”, ha detto. Kherson, presa dalle forze russe il secondo giorno dopo l’invasione, era stata liberata lo scorso 11 novembre, ma negli ultimi giorni gli attacchi russi si sono intensificati. Bbc spiega che i russi stanno sparando dalla riva sinistra (est) del fiume Dnipro, dove si sono ritirati e il fiume è diventato una linea di frontiera de facto nel sud dell’Ucraina.

Tre feriti in attacco su Kherson, tra loro un 14enne

 “A causa dei bombardamenti nemici, 3 persone sono rimaste ferite. Tra loro c’è un bambino di 14 anni con un trauma da esplosione di mine“. Lo ha riferito il vice capo dell’ufficio di presidenza ucraino, Kyrylo Timoshenko, via Telegram, facendo un primo bilancio dell’attacco russo che questa mattina ha colpito la regione di Kherson e, in particolare, il villaggio di Kizomys.

Kherson, colpito reparto maternità

Ieri è stato bombardato il reparto maternità di un ospedale della città, fortunatamente senza provocare vittime. Kherson è una regione strategicamente importante, spesso definita la porta della Crimea. Molti analisti ritengono che la Russia sia stata costretta a mettersi in posizione difensiva. Non è chiaro se l’esercito ucraino stia cercando di riprendere il controllo delle aree sulla riva sinistra del Dnipro.

Allarme aereo in tutto il Paese

Poco dopo l’allarme aereo è scattato in tutta l’Ucraina.  L’Ukrainska Pravda scrive che alle 10:21 le sirene hanno iniziato a suonare nelle regioni centrali, poi a Kiev, e pochi minuti dopo gli allarmi si sono diffusi in tutto il Paese. Il ‘Belaruski Hayun’ ha riferito che alle 9:53 a Baranovichi, in Bielorussia, è decollato un caccia e alle 10:01 a Machulishchi, sempre in Bielorussia, è decollato un Il-76 A-50U ‘Sergey Atayants’, un velivolo a lungo raggio con tracciamento radar. Il Guardian riporta che allarmi anti-aerei sono scattati sia nella capitale Kiev sia a Mykolaiv.

Secondo i dati pubblicati oggi dalle Nazioni Unite nel paese sarebbero rimasti uccisi, dall’inizio del conflitto, almeno 6884 civili, anche se il sospetto è che le vittime siano molte di più rispetto a quelle accertate. 

 

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