Il capo del Cremlino: "Politica Usa porta a deindustrializzazione dell'Europa"
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che le sanzioni occidentali non sono riuscite a danneggiare l’economia russa. Parlando online alla riunione del Consiglio per lo sviluppo strategico e i progetti nazionali, Putin ha valutato l’attuale situazione economica nel Paese e ha delineato le priorità per un ulteriore sviluppo. Nel suo discorso Putin ha osservato che “nonostante le sanzioni, le consegne di beni di prima necessità dalla Russia ai Paesi Ue sono cresciute di 1,5 volte nei nove mesi di quest’anno”. Il presidente russo ha anche elogiato il sistema finanziario del Paese, affermando che dispone di fondi sufficienti per soddisfare le esigenze precedentemente soddisfatte da fonti occidentali. “Grazie alla forte bilancia dei pagamenti della Russia, non abbiamo bisogno di prendere prestiti all’estero. Non dobbiamo andare in schiavitù. Non andremo in schiavitù, la nostra economia ha le proprie risorse finanziarie”, ha detto. Putin ha anche affermato che la politica americana sta portando alla deindustrializzazione dell’Europa. Tra le priorità per un ulteriore sviluppo, ha indicato l’aumento delle esportazioni di gas naturale verso est e ha suggerito un tasso ipotecario molto ridotto, del 2%, per consentire la ricostruzione nelle quattro regioni ucraine recentemente incorporate in Russia, vale a dire Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia.
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