Il presidente Zelensky: "Guerra finirà con nostra vittoria o con decisione Mosca"
Circa 6 milioni di persone, nella maggior parte delle regioni dell’Ucraina e a Kiev, sono disconnessi dall’elettricità. Ad annunciarlo è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto videomessaggio al Paese.”La situazione rimane molto difficile nella capitale, così come nelle regioni di Kyiv, Vinnytsia, Lviv, Odessa, Khmelnytskyi e Cherkasy”, ha spiegato.
“Lavoratori dell’energia e i nostri servizi stanno facendo di tutto per stabilizzare il sistema e dare alle persone più energia più a lungo. E voglio sottolineare ancora una volta: è molto importante che le persone capiscano quando e per quanto tempo rimarranno senza elettricità. Questa è responsabilità sia delle società energetiche stesse che delle autorità locali. Le persone hanno il diritto di sapere”, ha aggiunto.
“Guerra finirà con nostra vittoria o con decisione Mosca”
Secondo il leader di Kiev, la guerra “finirà quando avremo raggiunto la vittoria o quando la Federazione russa deciderà di farlo”. Per Zelensky “potrebbe accadere che decidano di mettere fine alla guerra solo se sentiranno di essere deboli, di essere isolati e di non avere partner. Dobbiamo avere fede che questo finirà nei prossimi mesi”. Quanto alle minacce nucleari di Vladimir Putin, per Zelensky il presidente russo “è molto dipendente dal popolo russo e vuole rimanere vivo”. Per questo, conclude il numero uno dell’Ucraina, “non credo che userà armi nucleari“.
Continuano problemi energetici a Kherson
A causa del costante bombardamento della città di Kherson, nel sud dell’Ucraina, da parte delle forze russe, la tensione nelle reti elettriche della città è saltata. Lo ha ha scritto il governatore della regione di Kherson, Yaroslav Yanushevych su Telegram, come riporta Kiev Inedependent.
Distrutta infrastruttura elettrica più moderna del Paese
Gli attacchi russi hanno distrutto la più moderna sottostazione elettrica ad alta tensione dell’Ucraina: la SS 500 kV Kreminska nella regione del Lugansk. Lo ha annunciato il presidente del consiglio di amministrazione di Ukrenergo, Volodymyr Kudrytskyi, sulla sua pagina Facebook, come riporta Unian. “Kreminska” è stata avviata nel 2020 e ha fornito elettricità alla regione di Luhansk, soddisfacendo il fabbisogno di energia elettrica della regione. “Nel 2020 abbiamo costruito e messo in funzione una sottostazione ad alta tensione che non ha analoghi in Europa”, si legge nel comunicato di Ukrenergo, “il sistema era necessario per fornire un’alimentazione affidabile a circa 500 mila consumatori che dal 2014 soffrivano di continue interruzioni di corrente a causa dei bombardamenti”.
Kiev licenzia vice capo centrale per ‘collaborazionismo’
L’Ucraina ha licenziato il vice capo della centrale nucleare di Zaporizhzhia, sotto occupazione russa, con l’accusa collaborazionismo e tradimento. Lo rende noto un comunicato della società statale Ucraina per l’energia nucleare Energoatom. “Il presidente della Energoatom Petro Kotin ha firmato un ordine di licenziamento del vice ingegnere capo della centrale di Zaporizhzhia Yurii Chernichuk”, si legge nel comunicato, “questa decisione è dovuta alla disponibilità di informazioni confermate sulla collaborazione e sulle attività di tradimento di Yuriy Chernichuk a favore degli occupanti”.
Usa, 1,2 miliardi di dollari per sistemi missili a Kiev
L’esercito degli Stati uniti ha firmato un contratto da 1,2 miliardi di dollari con la multinazionale nel settore della difesa Raytheon Technologies Co per sei sistemi missilistici terra-aria avanzati (Nasam) da inviare all’Ucraina per aiutarla a respingere gli attacchi missilistici e dei droni russi. Lo ha reso noto il Pentagono, come riporta il Guardian. Gli Stati Uniti hanno approvato l’invio alle forze di Kiev di un totale di otto Nasam, di cui due sono già stati consegnati a novembre. Altri saranno inviati nei prossimi mesi, man mano che verranno costruiti.
Kiev, allarme aereo in tutto il Paese
L’allarme aereo per un possibie bombardamento russo si sta diffondendo in tutta l’Ucraina. Lo rende noto il sito Ukrinform.
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