Ci sarebbe "soddisfazione" per il piano presentato dalla Commissione europea

A quanto si apprende da fonti di governo impegnate sul dossier migranti, al Consiglio straordinario Ue Affari interni attualmente in corso a Bruxelles, la discussione tra i partner Ue “si sta sviluppando in maniera proficua. Si registra una sostanziale comunanza di vedute tra i partecipanti. In particolare, si converge sull’esigenza di dare risposte e realizzare azioni concrete”.

“I presenti in generale hanno espresso soddisfazione per il piano presentato dalla Commissione – spiega la fonte -. Sono orientati a realizzare interventi finanziati direttamente dalla Ue che possano impedire le partenze e rafforzare i meccanismi di rimpatrio. Il punto richiamato da tutti è quello della dimensione esterna, con l’impegno di potenziare il dialogo con i paesi terzi di origine e transito dei flussi, una prospettiva che abbracci tanto gli aspetti migratori quanto i progetti per lo sviluppo”.

La proposta di un hotspot in Paesi terzi

Il ministro dell’Interno spagnolo Fernando Grande-Marlaska, nel corso del Consiglio straordinario Ue Affari interni, ha espresso il rifiuto della Spagna di promuovere hotspot in Paesi terzi.Una proposta che potrebbe portare a una rinuncia ai nostri obblighi di diritto internazionale e umanitario“, ha sottolineato, affermando che “in mare, gli Stati devono salvare le persone a rischio”. “Non c’è alternativa, né umanitaria né legale. Il diritto internazionale del mare deve essere rispettato e noi non ci sottrarremo alle nostre responsabilità”, ha aggiunto. Durante il suo intervento al Consiglio, il ministro spagnolo ha chiesto un maggiore impegno finanziario da parte dell’Ue e un piano d’azione specifico per le rotte migratorie del Mediterraneo occidentale e della costa atlantica, incentrato sulla prevenzione. Non stiamo facendo abbastanza. Lo sforzo che paesi come la Spagna stanno compiendo richiede un maggiore sostegno da parte dell’Ue”, ha aggiunto.

Il ministro sta affrontando internamente crescenti polemiche proprio sulla questione migranti, in particolare sulla tragedia di Melilla, avvenuta lo scorso 24 giugno. Quel giorno almeno 23 migranti sono morti nel tentativo di attraversare la frontiera tra il Marocco e l’enclave spagnola. Il ministro ha difeso l’operato della Guardia Civil e ha ribadito più volte che nessun migrante è morto in territorio spagnolo. Una versione che è stata contestata dai deputati che hanno visitato nelle scorse settimane il luogo della tragedia e che oggi hanno avuto accesso ai video registrati quel giorno al confine.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: ,