L'attacco delle truppe russe ha causato incendi e danni alla rete elettrica. Nel frattempo l'autostrada Svatove-Kreminna, nella regione di Luhansk, è tornata sotto il controllo di Kiev

La Russia ha sospeso “a tempo indeterminato” la partecipazione all’accordo sul grano. La decisione è arrivata dopo l’attacco terroristico di Sebastopoli contro le navi della flotta del Mar Nero e le navi civili impegnate nella messa in sicurezza del corridoio del grano. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo citato da Tass. “A causa dell’atto terroristico compiuto dal regime di Kiev il 29 ottobre di quest’anno con la partecipazione di specialisti britannici contro navi della flotta del Mar Nero e navi civili impegnate a garantire la sicurezza del corridoio del grano, la parte russa sospende la partecipazione all’attuazione di accordi sull’esportazione di prodotti agricoli dai porti ucraini”, si legge nel messaggio.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, fa appello a una risposta internazionale contro la Russia dopo la sospensione dell’accordo. “Ora serve una dura risposta internazionale sia a livello delle Nazioni Unite sia ad altri livelli anche a quello del G20”, afferma Zelensky citato da Ukrainska Pravda. “Come può la Russia – si domanda ancora -essere nel G20 se sta lavorando consapevolmente per la fame in diversi continenti? Questo non ha senso. La Russia non ha posto nel G20”.

Per il ministro ucraino degli Esteri “Mosca usa un falso pretesto per bloccare il corridoio del grano che garantisce la sicurezza alimentare a milioni di persone. Invito tutti gli Stati a chiedere alla Russia di fermare i suoi giochi con la fame e di tornare a rispettare i propri obblighi”, ha scrive su Twitter .

 

La Russia si appella all’Onu

La Russia sottoporrà al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite la questione degli “attacchi terroristici commessi nel Mar Nero e nel Mar Baltico con il coinvolgimento di Londra”. Lo riferisce alla Tass la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, facendo riferimento a quanto avvenuto nella baia di Sebastopoli, dove sono esplose quattro navi da guerra russe, e agli attacchi che si sono verificati ai gasdotti Nord Stream nel Mar Baltico.

Quattro navi russe colpite a Sebastopoli

Quattro navi da guerra della flotta del Mar Nero della Russia, tra cui una fregata e una nave d’assalto anfibia, sarebbero esplose nella baia di Sebastopoli. Lo ha scritto su Telegram il viceministro degli affari interni ucraino, Anton Herashchenko, come riporta Unian. Gerashchenko ha aggiunto che, secondo dati non confermati, tra le navi danneggiate c’è anche il vettore di missili da crociera Kalibr ‘Admiral Makarov’.

Le navi colpite sono coinvolte nel garantire la sicurezza del “corridoio del grano”. Lo ha affermato il ministero della Difesa russo, come riportano le agenzie russe. In totale, 16 droni hanno partecipato all’attacco organizzato dalle forze di sicurezza di Kiev: sette droni marini e nove standard. Mosca, inoltre, ha puntato il dito contro i britannici ritenendo che dietro l’attacco ucraino a Sebastopoli ci siano gli specialisti del Regno Unito. Questi ultimi hanno subito rimandato al mittente l’accusa. “Per sminuire la loro disastrosa gestione dell’invasione illegale dell’Ucraina, il ministero della Difesa russo sta ricorrendo a false affermazioni di portata epica. Questa storia inventata dice di più sulle discussioni in corso all’interno del governo russo che sull’Occidente”, ha scritto su Twitter il ministero della Difesa del Regno Unito. 

Naftogaz interrompe fornitura di gas a Kiev

Naftogaz, l’azienda nazionale ucraina per gas e petrolio, ha incaricato il distributore Kyivoblgaz di interrompere la fornitura di gas a Trypil Tpp, uno dei maggiori produttori di elettricità e di energia termica nella regione di Kiev, a partire dal 30 ottobre. Lo ha riferito su Facebook, Oleksiy Kucherenko, presidente della commissione speciale temporanea del Parlamento ucraino sui fenomeni di crisi nel mercato energetico, come riporta Unian. Il 10 ottobre, a seguito degli attacchi russi in Ucraina, un terzo delle centrali elettriche è stato distrutto, causando interruzioni di corrente su larga scala. Per questo motivo, le autorità hanno invitato gli ucraini a consumare con parsimonia l’elettricità durante le ore di punta. Il 19 ottobre, Oleksandr Kharchenko, consigliere del ministro dell’Energia, ha riferito che circa il 40% delle infrastrutture energetiche dell’Ucraina è stato gravemente danneggiato.

Bombe su Nikopol

Le truppe russe hanno bombardato la regione di Nikopol durante tutta la scorsa notte. Gli attacchi hanno colpito Nikopol, Marganetska e Myrivsk. Lo ha riferito Valentin Reznichenko, capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipro, come riporta Unian. “Nikopol è stata la più colpita”, ha raccontato Reznichenko, spiegando che un uomo di 39 anni è rimasto ferito e che gli attacchi hanno provocato danni ad abitazioni e strutture civili, oltre che alla rete elettrica, e hanno causato un incendio in una stazione di servizio e in un garage.

Nel frattempo l’autostrada Svatove-Kreminna, nella regione di Luhansk, è tornata sotto il controllo ucraino. Lo ha annunciato il capo dell’amministrazione regionale di Luhansk, Serhiy Gaidai, come riporta Unian. “Per ora non nomineremo gli insediamenti in modo specifico. È meglio che lo faccia lo Stato Maggiore, ma possiamo dire che la rotta Svatov-Kreminna è praticamente sotto il controllo delle Forze armate. Nonostante il maltempo, piogge continue per diversi giorni di seguito c’è ancora un progresso, un po’, ma c’è”, ha sottolineato Gaidai.

430 bambini uccisi da inizio guerra

Le truppe russe hanno ucciso 430 bambini e ne hanno feriti altri 823 dall’inizio della guerra. Lo ha riferito l’ufficio del procuratore generale ucraino, come riporta Ukrinform. La maggior parte dei morti e feriti tra i bambini si è registrata nella regione di Donetsk, seguita da quelle di Karkhiv, Kiev, Mikolaiv, Zaporizhzhia, Chernhihiv, Luhansk, Kerson e Dnipro.

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