La Russia cambia la guida del distretto militare occidentale dell'esercito

Le forze di difesa ucraine continuano a riconquistare territorio, liberando decine di insediamenti. Circa 500 chilometri quadrati di territorio nella regione di Kherson nelle ultime due settimane sono tornate sotto il controllo di Kiev, secondo il comando delle forze di difesa dell’Ucraina meridionale. Mosca, per contro, contrattacca nei territori persi, come a Kharkiv, dove la fornitura di elettricità si è interrotta, e afferma che il presidente Vladimir Putin è informato della ritirata. “Naturalmente, tutto ciò che accade, qualsiasi azione intrapresa dai militari durante l’operazione militare speciale, viene riferito al comandante supremo”, ha assicurato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, “il presidente è in comunicazione costante, si potrebbe dire 24 ore su 24, con il ministro della Difesa e con tutti i vertici militari”. Ma intanto una testa di peso è caduta, almeno stando all’intelligence ucraina, secondo cui il generale russo Roman Berdnikov, che aveva guidato l’intervento in Siria ed era stato nominato comandante del distretto militare occidentale solo il 26 agosto, è stato silurato.

In soccorso sul campo sono tornate le unità d’élite cecene, guidate da Adam Delimkhanov. Il leader Ramzan Kadyrov ha minacciato “un’interessante sorpresa per le truppe ucraine, che presto sarà resa nota. Nel frattempo, non svelerò le carte”, e si è detto “sicuro che con sforzi congiunti porteremo alla completa sconfitta delle bande nemiche”. Il bilancio delle vittime cresce ogni giorno. Almeno un migliaio di residenti di Izyum sono morti dall’inizio della guerra, secondo Maksym Strelnyk, membro del consiglio comunale, che ha rimarcato che “gli invasori hanno cercato di nascondere i loro crimini” e “un numero ancora maggiore di persone, secondo noi, ha sofferto, perché non ha potuto ricevere l’assistenza medica necessaria in tempo, poiché gli occupanti hanno distrutto tutte le strutture mediche a marzo”. In uno dei sotterranei di Balaklia, una delle città che le truppe ucraine hanno liberato, sono state scoperte una camera di tortura e celle di detenzione, ha reso noto Maryana Bezugla, parlamentare di Servitore del popolo, il partito del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, pubblicando anche alcune foto. E nel villaggio di Zaliznychne, nella regione di Kharkiv, sarebbero stati trovati altri 4 corpi di civili con tracce di torture.

In questa situazione, l’ipotesi di un negoziato sembra remota. Per il presidente Volodymyr Zelensky “nessuna sanzione può essere revocata. Non possiamo discutere di nulla con la Russia finché non esce dal Paese. Dopo la guerra, sì, si può parlare di cancellazione di alcune sanzioni, di risarcimenti, pagamenti da parte loro, di diplomazia. Possiamo coinvolgere i leader di qualsiasi Paese, qualsiasi istituzione internazionale in tali negoziati, ma solo dopo che la Russia avrà liberato tutti i nostri territori”. Al momento non ci sono “prospettive di negoziazione”, la posizione del Cremlino, con il portavoce Dmitry Peskov che ha ribadito che l”operazione speciale’ in Ucraina proseguirà fino al “raggiungimento di tutti gli obiettivi inizialmente fissati”. Più duro ancora il falco Dmitry Medvedev, ex presidente russo e attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza, secondo il quale la condizione di Mosca per trattare è “la totale capitolazione del regime di Kiev”.

Nonostante le tensioni, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica non abbandona le speranze di cercare un accordo sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia e il direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi, ha dichiarato di aver avviato consultazioni con Ucraina e Russia in merito a una “zona di protezione e sicurezza” intorno al sito. Peskov ha però ribadito che il ritiro delle truppe russe dal territorio della centrale non è “attualmente in discussione”. Intanto, è rimandato a data da destinarsi il referendum sull’adesione alla Federazione russa della regione di Zaporizhzhia: “si svolgerà non appena saremo finalmente pronti in termini di sicurezza per i residenti”, ha scritto sul suo canale Telegram il capo dell’amministrazione militare-civile filorussa della regione, Yevgeny Balitsky.

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