Nella notte ancora attacchi: esploso ordigno su ferrovia al confine orientale

Ancora attacchi nella notte in Ucraina: un ordigno è esploso sulla ferrovia tra Novozybkovo e Zlynka nella regione russa di Bryansk al confine con l’Ucraina. Mentre un’altra esplosione è avvenuta vicino all’ufficio della compagnia televisiva ZaTv a Melitopol, nella regione di Zaporozhzhia. Lo hanno riferito le autorità filo-russe, come riporta Ria Novosti. L’onda d’urto ha danneggiato la facciata e le finestre dell’edificio, ferendo cinque persone. L’esplosione è stato qualificata come “attacco terroristico” dalle autorità filo-russe.

Intanto, le forze russe a Kherson si stanno preparando ad assumere “posizioni difensive” lungo la riva orientale del fiume Dnipro, allestendo campi minati e percorsi sicuri per una “potenziale ritirata” dalla riva occidentale. Lo affermano le forze armate ucraine, secondo quanto riporta la Cnn.

Le parole di Zelensky

Il presidente Zelensky però rivendica: “Stiamo liberando la terra ucraina passo dopo passo. Donbass, la regione di Kharkiv, la regione di Kherson. Ma anche la regione di Zaporizhzhia e la Crimea: verrà il momento e tutta l’ucraina sarà libera“, scrive su telegram un bilancio a otto mesi dall’inizio del conflitto su larga scala. “L’Ucraina sta piegando il cosiddetto ‘secondo esercito del mondo’ e d’ora in poi la Russia sarà solo un mendicante. Il potenziale russo viene ora sprecato in questa follia, in una guerra contro il nostro stato e l’intero mondo libero. C’era l’influenza del gas, non più. C’era un’influenza militare: sta evaporando. C’era un peso politico, ora c’è un isolamento crescente”, aggiunge.

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