La Guida suprema dopo le manifestazioni per Mahsa Amini: "La sua morte un incidente. Reazione sbagliata"

(LaPresse) – ll leader supremo dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, rompe il silenzio sulle proteste scoppiate nel Paese dopo la morte della 22enne Mahsa Amini, deceduta il 16 settembre a seguito del suo arresto da parte della polizia morale per non avere indossato correttamente il velo. Khamenei ha condannato le proteste: “Questa rivolta era pianificata”, ha detto parlando a Teheran in una visita ad un’accademia di polizia . “Dico chiaramente che queste rivolte sono state pianificate dall’America, dal regime sionista e dai loro seguaci”, ha aggiunto. Khamenei ha definito la morte di Mahsa Amini “un triste incidente” che “ci ha lasciato il cuore spezzato”, ma ha appunto condannato aspramente le proteste definendole un complotto straniero per destabilizzare l’Iran, facendo eco a precedenti commenti delle autorità. “Tali azioni non sono normali, sono innaturali”, ha detto l’Ayatollah i riferendosi alle proteste.

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