Continua a crescere il numero delle vittime delle manifestazioni esplose dopo l'uccisione della 22enne
È salito a 35 morti il bilancio delle proteste scoppiate in Iran contro la morte della 22enne Mahsa Amini, deceduta dopo che la polizia morale l’aveva arrestata per avere indossato male il velo. Lo rende noto l’agenzia Borna News.
Vanno avanti ormai da giorni le proteste scoppiate dopo l’uccisione della giovane, morta dopo essere stata arrestata dalla polizia morale perché non indossava il velo in modo corretto. Una rivolta che in poco tempo si è estesa toccando oltre 20 grandi città, fra cui la capitale. A testimoniare la tensione decine di video pubblicati online. Tra questi anche alcuni che mostrano donne che sventolano i loro veli in aria o che li bruciano. In Iran indossare il velo, detto hijab, è obbligatorio per le donne dalla rivoluzione islamica del 1979.
Oltre 700 gli arresti
Sono oltre 700 gli arresti effettuati nella provincia di Guilan, in Iran, nel corso della protesta per la morte della 22enne Mahsa Amini, deceduta dopo l’arresto da parte della cosiddetta polizia morale per aver indossato male il velo. Secondo quanto riferisce l’agenzia locale Tasnim riportata dai media locali, che cita il generale, Azizollah Maleki “sono 739 gli arrestati incluse 60 donne”.
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