Il presidente sulle fosse comuni: "Ci sono segni di torture e altre prove di atrocità"
(LaPresse) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a seguito del ritrovamento di una fossa comune con oltre 400 corpi a Izyum accusa i russi. “Oggi il mondo deve vedere cosa l’esercito russo lascia dietro di sé. Un’altra fosssa comune di gente assassinata. Bambini e adulti, civili e militari, torturati, colpiti con armi da fuoco, uccisi da colpi d’artiglieria. C’è già la prova di altre atrocità commesse durante l’occupazione. Corpi con braccia spezzate, soldati che portano segni chiari di tortura”, ha detto Zelensky.
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