La prova di forza della Cina con la massiccia esercitazione militare al largo dello stretto di Taiwan rappresenta una “escalation significativa” della tensione. Lo ha detto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in una conferenza stampa dopo il vertice Asean a Phnom Penh, in Cambogia. “La Cina ha scelto di reagire in modo eccessivo e di usare la visita della presidente Pelosi come pretesto per aumentare le attività militari provocatorie all’interno e intorno allo Stretto di Taiwan”, ha dichiarato Blinken, aggiungendo che gli Stati Uniti sono “fortemente solidali” con il Giappone, nella cui zona economica esclusiva sono finiti alcuni missili sparati dall’esercito cinese. Il primo ministro nipponico Fumio Kishida ha chiesto che i lanci di missili siano fermati immediatamente, poiché rappresentano un “grave problema” per la pace e la sicurezza nazionale.
Da parte sua, Pechino continua a considerare la visita di Pelosi a Taiwan come una minaccia all’integrità territoriale della Cina: Deng Li, vice ministro degli esteri, ha detto che la Cina “impedirà al Paese di dividersi con la più forte determinazione, usando tutti i mezzi e ad ogni costo” e aggiungendo che l’esercitazione militare di ieri costituisce un “naturale contrattacco” in risposta alla collusione tra Stati Uniti e Taiwan. Ieri il viceministro ha convocato i diplomatici europei presenti nel Paese, oltre all’ambasciatore giapponese Hideo Tarumi, per protestare contro le dichiarazioni del G7 e dell’Ue e presentare loro “solenni rimostranze”. In un comunicato del 3 agosto, i titolari degli Esteri delle sette maggiori economie avanzate del mondo si erano detti “preoccupati delle minacce della Cina, che pongono un rischio significativo di escalation”.

La presidente di Taiwan, Tsai Ing-Wen, ha intanto fatto sapere che l’esercito dell’isola sta “monitorando da vicino le esercitazioni militari cinesi e le operazioni di guerra dell’informazione”, dicendo che, se necessario, saranno pronti a rispondere alle azioni di Pechino. Ha invitato la comunità internazionale a sostenere la Taiwan democratica e fermare qualsiasi escalation nella regione. Il ministero della Difesa di Taiwan ha annunciato che la mattina del 5 agosto diverse navi e aerei cinesi hanno “nuovamente attraversato la linea mediana” dello stretto: sono stati inviati aerei e navi e dispiegati sistemi missilistici terrestri per controllare la situazione.
Singapore Airlines cancella i voli da e per Taiwan
A partire da oggi, venerdì 5 agosto, sono cancellati i voli della Singapore Airlines da e per Taiwan. Lo ha comunicato la compagnia aerea che riferisce di aver cancellato i voli a causa delle “restrizioni dello spazio aereo in evoluzione” mentre la Cina conduce esercitazioni militari a fuoco vivo in sei zone intorno a Taiwan. I primi voli interessati sono SQ878, che vola da Singapore a Taipei, e SQ879, che vola da Taipei a Singapore. “La sicurezza dei nostri clienti e del personale è la nostra massima priorità. La compagnia continuerà a monitorare da vicino la situazione e ad apportare eventuali modifiche, se necessario”, ha affermato un portavoce della Singapore Airlines.
Convocato ambasciatore cinese
Gli Stati Uniti hanno convocato l’ambasciatore cinese alla Casa Bianca. Lo ha riferito il portavoce della Casa Bianca John Kirby al Washington Post. “Dopo le azioni della Cina nella notte, abbiamo convocato l’ambasciatore Qin Gang per discutere delle azioni provocatorie della Repubblica popolare cinese”, ha detto Kirby, “abbiamo condannato le azioni militari di Pechino, che sono irresponsabili e in contrasto con il nostro obiettivo di lunga data di mantenere la pace e la stabilità attraverso lo Stretto di Taiwan”.

