Continuano a piovere le bombe sull'Ucraina mentre il presidente turco tenta la mediazione per sbloccare i corridoi per l'export del grano. L'attacco missilistico delle forze russe sulla città di Chasiv Yar nella regione di Donetsk causa almeno 30 morti

Continuano a piovere le bombe sull’Ucraina mentre il presidente turco Receo Tayyip Erdogan tenta la mediazione per sbloccare i corridoi per l’export del grano. L’attacco missilistico delle forze russe sulla città di Chasiv Yar nella regione di Donetsk causa almeno 30 morti in un edificio residenziale mentre altri sei decessi si registrano nei bombardamenti su Kharkiv. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accusa Mosca di aver “preso di mira i civili” promettendo una “punizione inevitabile”. Il leader ucraino non intende mollare la presa e il ministro della Difesa, Oleksii Reznikov, parla dell’impiego di “un milione di soldati” per riprendere il sud del Paese, attualmente per gran parte in mano alle forze armate di Mosca.

Ucraina: Erdogan sente Putin e Zelensky, su corridoi per grano è tempo di agire
L’attacco missilistico delle forze russe sulla città di Chasiv Yar nella regione di Donetsk ha causato oltre 30 morti civili

A far sperare l’Ucraina sono, in prima battuta, le armi occidentali che, secondo Kiev, “stanno già cambiando il corso della guerra”. Per Zelensky “la ritirata degli occupanti russi dalla terra ucraina è inevitabile” ma prima occorre “resistere e combattere insieme su tutti i fronti. Intanto dal Cremlino il presidente Vladimir Putin firma un decreto che estende la procedura semplificata per ottenere la cittadinanza russa “a tutte le persone che risiedono permanentemente in Ucraina”. Una decisione che Kiev critica aspramente parlando di “violazione delle sovranità territoriale”.

Una situazione esplosiva nella quale il presidente turco Recep Tayyip Erdogan prova a giocare il ruolo di arbitro della contesa con un doppio colloquio telefonico, prima con Putin e poi con Zelensky. Il leader di Ankara ribadisce la necessità di non abbandonare la strada della ripresa dei negoziati per arrivare a una pace “duratura e giusta”. Nel frattempo si tenta almeno di sbloccare la vicenda relativa ai corridoi per l’export del grano. Nelle conversazioni con i due leader Erdogan sottolinea come sia “tempo di agire” in merito partendo dal piano delle Nazioni Unite.

Sul territorio ucraino infine si tenta di instaurare una sorta di normalità, almeno dove è possibile. Non è il caso di Kharkiv, dove il sindaco annuncia che il 1 settembre le scuole non riprenderanno in presenza perché il pericolo è ancora troppo grande. Diversa invece la situazione a Kiev nella parte occidentale del Paese. Qui il 23 agosto riprenderà il campionato di calcio. Le partite si disputeranno a porte chiuse e tutte le sfide fra le 16 squadre saranno giocate nelle regioni di Leopoli, Kiev, Transcarpazia e Ternopil. In caso di allarme antiaereo le partite saranno sospese ma, nonostante tutto, “lo sport ucraino e la voglia di vincere su tutti i fronti non possono essere ferma”, sottolinea il ministro il ministro della Gioventù e dello Sport, Vadym Gutzait.

Continuano a piovere le bombe sull’Ucraina mentre il presidente turco tenta la mediazione per sbloccare i corridoi per l’export del grano. L’attacco missilistico delle forze russe sulla città di Chasiv Yar nella regione di Donetsk causa almeno 30 morti

 

 

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