Il capo dell'esercito del Polisario: “Tutti i territori dei sahrawi sono un legittimo obiettivo e la decisione è quella di colpire ogni regione del sahara occidentale”
Mohamed El Ouali Akeik, il capo dell’esercito del Polisario, il gruppo separatista paramilitare con sede a Tindouf (Algeria), ha diffuso un comunicato dove invita i Saharawi a perpetrare attacchi e attentati nelle città del Sahara occidentale. “Tutti i territori dei sahrawi sono un legittimo obiettivo e la decisione è quella di colpire ogni regione del sahara occidentale” spiega Akeik nella dichiarazione diramata alla stampa in occasione della commemorazione di una festa del Polisario. “In futuro, la guerra includerà le città dove sono attivi migliaia di giovani sahrawi, addestrati e con spirito patriottico a svolgere operazioni di commando contro obiettivi marocchini”, ha annunciato Akeik. Immediata la risposta di condanna a questo appello arriva dell’Associazione Saharawi per la Difesa dei Diritti Umani (ASADEH). “È un incitamento diretto ai giovani del Sahara a compiere attacchi terroristici contro le nostre città. Questa dichiarazione conferma che l’obiettivo principale della dirigenza del Polisario è creare un clima di terrore e instabilità tra popolazione della nostra regione”, ha affermato l’Ong in un comunicato. L’organizzazione ASADEH ricorda che il capo militare Akeik era già stato condannato nel 1975 dalla giustizia spagnola per aver sabotato con esplosivo centri industriali di fosfati nel Sahara occidentale. A poche settimane dalla sua nomina, il 1° novembre 2021 , Akeik aveva paventato in alcune dichiarazioni a un quotidiano britannico che “le società e i consolati, le compagnie aeree e gli altri settori nel Sahara occidentale sono tutti i potenziali bersagli dell’esercito saharawi’.
La minaccia è ritenuta seria dalle agenzie di informazione e sicurezza occidentali, che hanno inserito molti dei leader del polisario nella lista dei criminali più ricercati, come il terrorista Adnan Abou Walid al-Sahrawi, capo dell’Isis del Grande Sahara (Eigs) eliminato l’anno scorso dalle forze speciali francesi e sulla cui testa pendeva una taglia di cinque milioni di Dollari da parte del Dipartimento di Stato Usa. Appelli alla violenza che confermano una situazione molto grave a Tindouf. Qui il terrorismo sta riuscendo sempre più ad attecchire. Del resto è proprio a cavallo tra l’Algeria e il Sahel che da anni si è sviluppata la variante più pericolosa del terrorismo africano. Minacce credibili e con un passato preoccupante. Nel 2020, in un video girato nei campi algerini di Tindouf e diffuso sui social, i capi del polisario esortavano al martirio per colpire obiettivi marocchini, in pieno stile Jihadista.
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