La testimonianza di una 27enne scampata alla tragedia
(LaPresse) “C’era il panico generale. La gente correva e spingeva. Non sono scesa nel rifugio antiaereo ma sono convinta che molte persone siano morte lì non solo per il missile ma anche per il panico”. Questo il racconto di Maria Radionova, residente di Mariupol riuscita a sfuggire al bombardamento russo che ha raso al suolo il teatro cittadino dove erano nascosti centinaia di civili. “Quando le persone stavano uscendo, nessuno guardava se qualcuno doveva essere lasciato passare, e sono sicura che questa folla ha ucciso più persone della stessa esplosione”, ha spiegato la donna intervistata da Ap.
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