Dopo la prima perdita di petrolio, il Perù ha dichiarato l'emergenza ambientale con 21 spiagge della costa del Pacifico contaminate da 6.000 galloni di petrolio

(LaPresse) A pochi giorni dalla perdita di petrolio in Perù della raffineria Repsol, avvenuta il 15 gennaio, si è verificata una seconda fuoriuscita di petrolio di greggio nella stessa zona. In una dichiarazione scritta Repsol, la compagnia petrolifera spagnola che possiede e gestisce il più grande impianto del paese, ha negato che si sia verificata una seconda fuoriuscita, spiegando che l’incidente è correlato a “affioramenti controllati”. Nelle immagini, il petrolio riversato sulla costa. L’Ufficio per la valutazione e la supervisione ambientale (OEFA) del Perù ha annunciato che avvierà un’indagine su questa seconda fuoriuscita per capirne l’origine. Dopo la prima perdita di petrolio, il Perù ha dichiarato l’emergenza ambientale con 21 spiagge della costa del Pacifico contaminate da 6.000 galloni di petrolio.

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