La visita di Bergoglio potrebbe essere l'unica speranza per Grace Enjei e Daniel Ejuba, che vogliono raggiungere la zona sud dell'isola
(LaPresse) Grace Enjei e Daniel Ejuba, camerunensi, vivono da sei mesi in una tenda nella zona controllata dall’Onu che divide in due l’isola di Cipro. La coppia di migranti, 24 e 20 anni, è arrivata nella parte turca dell’isola sperando di raggiungere la zona sud di Cipro, che fa parte dell’Unione Europea. Però è stato loro vietato l’ingresso nella Repubblica di Cipro, a sud, e se ritornano nella zona controllata dalla Turchia, a nord, rischiano di essere deportati. Secondo quanto raccontano, hanno dato 300 euro a qualcuno che dalla zona nord gli ha spiegato come arrivare alla green line: ma lì sono rimasti bloccati. Oltre al danno, la beffa: la coppia vede ogni giorno passare decine di persone tra una zona e l’altra, poiché la tenda dei due migranti si trova proprio vicino a uno dei punti di passaggio controllati dall’Onu. Da oggi, però, Papa Francesco inizia la sua visita a Cipro: Grace e Daniel sperano di essere portati via da questo limbo proprio da Bergoglio. “Se potesse fare questo per noi, sarei così grata” spiega la 24enne. Gli esperti spiegano che le autorità cipriote non vogliono creare un precedente che potrebbe scatenare un’ondata di migranti che cercano di arrivare dal nord dell’isola. La zona nord, sotto il controllo turco, è riconosciuta come un’occupazione illegale a livello internazionale, mentre la Repubblica Cipriota fa parte dell’Ue. Nel territorio europeo di Cipro i migranti che sono entrati in modo irregolare vengono portati nel centro di Pournara (First Reception Center), dove vengono sottoposti a procedura di identificazione, per poter eventualmente iniziare la procedura di richiesta d’asilo. Ci sono alcune decine di migranti che dovrebbero essere trasferiti in Vaticano da Cipro.
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