Un piccolo gruppo di manifestanti sfida il regime militare per la leader dei diritti umani

Un piccolo gruppo di persone ha organizzato una rara protesta contro i governanti militari del Myanmar, poco prima che un tribunale emettesse il primo verdetto in una serie di casi contro la leader deposta Aung San Suu Kyi. Il “flash mob” di circa 15 giovani si è riunito improvvisamente in una strada di Yangon, con fumogeni e cartelli che definivano la loro protesta “azione antifascista”. Hanno bruciato le foto del capo militare del Myanmar, il generale Min Aung Hlaing, poi si sono dispersi. L’intera azione è durata circa un minuto: una tattica per diminuire le possibilità di uno scontro con le forze di sicurezza, che in passato hanno usato la forza contro i manifestanti. La protesta ha avuto luogo il giorno in cui un tribunale avrebbe dovuto annunciare un verdetto nel processo a Aung San Suu Kyi. Il verdetto è stato poi rinviato.

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