Fabbriche e depositi di armi gli obiettivi delle truppe governative
(LaPresse) Continua, nel silenzio della comunità internazionale, la sanguinosa guerra civile in Etiopia, tra le truppe del governo di Addis Abeba e quelle del Fronte di Liberazione Popolare del Tigray. Un nuovo attacco aereo dell’esercito nazionale ha raso al suolo un edificio nella città di Macallè, capitale del Tigray, dove non si verificavano scontri a fuoco dallo scorso giugno. Il governo riferisce che gli obiettivi sensibili degli attacchi sono le fabbriche e i depositi di armi dei ribelli. D’altro canto, un portavoce del Fronte afferma che l’edificio colpito altro non fosse che un magazzino pieno di vecchi pneumatici.
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