Di Maio: "All'aeroporto di Kabul è operativo il nostro presidio diplomatico, con il console Tommaso Claudi"
E’ arrivato a Fiumicino l’aereo dell’Aeronautica militare con 86 passeggeri evacuati da Kabul, tra cui alcuni italiani, numerosi ex collaboratori afghani e i loro familiari, personale della Delegazione dell’Unione europea e Nato. Lo ha confermato la Farnesina dove, ha spiegato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, “abbiamo ricostituito l’Ambasciata in Afghanistan” mentre “all’aeroporto di Kabul è operativo il nostro presidio diplomatico, con il console Tommaso Claudi rimasto per dare il suo contributo alle operazioni di rimpatrio”.
Intanto, il “Comando operativo vertice interforze ha attuato una accelerazione nelle operazioni di trasferimento, che adesso possiamo chiamare ‘ponte aereo umanitario’, dei cittadini afghani collaboratori dell’Italia e, mi sento di dire, anche di tutti coloro che adesso sono in condizioni di necessità e hanno bisogno”, ha detto il colonnello Diego Giarrizzo, del Comando operativo di vertice interforze, all’arrivo dell’aereo da Kabul. Il colonnello ha spiegato che ci sono “oltre 1.500 militari della Difesa italiana attualmente impiegati nell’operazione”. E assicura: “Fin quando saremo in grado e le condizioni di sicurezza lo permetteranno, continueremo a portare in Italia cittadini afghani”. Infatti, come confermato dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini, altri 2 velivoli C130J sono decollati dal Kuwait alla volta di Kabul per imbarcare altre 103 persone che verranno poi trasportate in Italia con un KC 767 dell’Aeronautica Militare.
La prima fase delle operazioni, ovvero il viaggio aereo e la quarantena, sono quindi affidati alla Difesa. Una volta arrivati in Italia, i profughi provenienti dall’Afghanistan saranno sottoposti a quarantena al termine della quale, entreranno nel circuito dell’accoglienza gestito dal Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione. Questo è quanto si apprende da fonte qualificate che confermano che i 17 cittadini afghani che sono arrivati l’altro ieri sono in una struttura militare a Roccaraso.
Una buona notizia arriva anche da Alessandra Moretti, eurodeputata del Pd, che a LaPresse ha confermato che Zahara Ahmadi, imprenditrice afghana in fuga dai talebani, “è finalmente è riuscita a mettersi in salvo, in attesa di prendere il volo italiano, grazie al lavoro straordinario del ministero della Difesa e al ministro Guerini”. Ora l’apprensione è per “Atefa Ghaafory, una giornalista e avvocatessa di Herat. Zahara e Atefa sono tra le persone segnalate perché attiviste dei diritti”. Nei prossimi giorni, fa sapere l’esponente dem, “partiranno altri voli italiani, tedeschi, americani e di altre nazionalità per mettere in salvo altre persone”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata