Secondo uno studio della Newcastle University le 'tempeste lente' saranno sempre più frequenti nei luoghi in cui aumentano le emissioni di gas serra

Allagamenti devastanti come quelli che hanno di recente colpito il cuore dell’Europa potrebbero diventare sempre più frequenti, a causa del riscaldamento globale. La previsione emerge da una ricerca della Newcastle University, la prima ad analizzare il ruolo delle ‘tempeste lente‘ (più lo sono, più pioggia fanno cadere in una zona), in un contesto in cui le emissioni di gas serra continuino ad aumentare. Secondo gli esperti, le tempeste potrebbero diventare 14 volte più frequenti sull’Europa, entro fine secolo. “Nei recenti allagamenti in Germania e Belgio” si vede “il devastante impatto di queste tempeste”, ha dichiarato uno degli autori, Abdullah Kahraman, citato dal Guardian, “si ha un’idea di come il clima può cambiare, se non si modificano le cose in termini di gas serra”. L’analisi riguarda l’Europa, dove la scorsa settimana 202 persone sono morte negli allagamenti e dove la Germania ha già stanziato 400 milioni di aiuti, ma eventi climatici estremi sono in corso anche altrove, dall’America all’Asia.

Negli Usa 80 incendi stanno bruciando negli Stati occidentali, tra cui Bootleg, in Oregon, l’incendio più esteso con 1.600 chilometri quadrati. Le fiamme hanno formato colonne di fumo e cenere alte fino a 10 chilometri e le polveri sono arrivate fino a New York. Gli incendi bruciano anche in California, Montana e altrove, con migliaia di persone evacuate. Già l’anno scorso l’Oregon aveva sperimentato incendi devastanti, i più drammatici a memoria umana. Ad alimentare Bootleg sono venti forti, tempo estremamente secco e ondate di caldo, legati al cambiamento climatico che ha reso l’Occidente più caldo e secco negli ultimi 30 anni. E che continuerà a rendere le condizioni meteo più estreme e gli incendi più frequenti e devastanti, secondo gli esperti.

In Cina, allagamenti sono stati causati da piogge torrenziali sulla provincia di Henan. I morti sono 25, di cui 12 persone annegate nella metropolitana inondata di Zhengzhou, mentre sette persone sono disperse. In poco più di un’ora sulla città sono scesi 20 centimetri di pioggia, che ha trasformato le strade in fiumi. L’esercito ha anche fatto saltare una diga per liberare le acque alluvionali nella provincia, tra le più popolose della Cina. Il sito web The Paper ha pubblicato un impressionante video che mostra i passeggeri nel treno della metropolitana, con acqua fangosa che arriva loro al petto, mentre all’esterno scorrono fiumi di acqua marrone. Alcuni hanno poi raccontato che l’acqua a volte è arrivata fino alla testa delle persone, tanto da rendere difficile respirare. I trasporti pubblici sono stati bloccati, le strade interrotte, blackout sono stati registrati anche negli ospedali. Centomila abitanti sono stati trasferiti in luoghi più sicuri. La Cina registra spesso allagamenti in estate, ma l’espansione delle città e la gestione dei terreni agricoli ne stanno peggiorando l’imp

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