La disperazione delle persone arrivate nell'enclave spagnola: tanti i rimpatri in Marocco

(LaPresse) “Sto male, sto male dentro. E ho forti mal di testa”. A parlare, in lacrime, è Mariam Keita, una donna con una bimba di due anni originaria del Mali e arrivata a Ceuta negli ultimi giorni insieme a tanti migranti provenienti dall’Africa. Nell’enclave spagnola sono oltre settemila gli arrivi: migliaia di persone originarie del Marocco sono già state rimpatriate. Tra i migranti arrivati tantissimi i minori e molte le donne che li accompagnano. “Eravamo fiduciosi che una volta dentro (all’enclave di Ceuta, ndr) qualcuno si sarebbe preso cura di noi, ora dicono che ce ne dobbiamo andare” spiega Aisha Diakaté, 25 anni, anche lei originaria del Mali. Madrid ha inviato l’esercito sulle spiagge di Ceuta e Melilla.

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