"Hamas ha la piena colpa per la morte di civili a Gaza", dice il portavoce del premier israeliano. "Ha cercato questa escalation e l'ha avviata quando ha attaccato Gerusalemme"
Nonostante le richieste di fermare le ostilità e di cessare il fuoco – e la disponibilità anche da parte di Hamas a fermare le violenze – continua per il sesto giorno il conflitto tra Israele e Gaza. Nella notte dieci persone sono state uccise nel corso di un attacco aereo israeliano a ovest di Gaza City. Secondo quanto riporta l’agenzia Maan, sono 8 bambine e 2 donne le vittime di un raid che ha colpito un edificio di tre piani, nel campo profughi di Al Shati, uno dei più popolosi della Striscia.
Secondo i dati Unicef “dall’inizio dell’escalation 5 giorni fa, 40 bambini sono stati uccisi nella Striscia di Gaza e 2 in Israele. Questi sono bambini. Questa è una grave violazione”. “Decine di altri bambini sono stati feriti. Molti giovani palestinesi sono stati arrestati. 35 scuole nella Striscia di Gaza e 3 scuole in Israele sono state danneggiate dalle violenze. Gli attacchi alle scuole e alle strutture educative rappresentano una grave violazione contro i bambini”, ha aggiunto l’Unicef.
Il bilancio delle vittime palestinesi nella Striscia dopo cinque giorni di conflitto ha superato i 130 morti, tra cui 39 bambini e circa 1000 feriti. Hamas si è detto pronto a un cessate il fuoco, ma non avrebbe ricevuto risposta da Israele. Nuove proteste e scontri anche in Cisgiordania. “Hamas ha la piena colpa per la morte di civili a Gaza“. Così il portavoce in lingua araba del premier israeliano citato da Channel 12. “Ha cercato questa escalation e l’ha avviata quando ha attaccato Gerusalemme. Ha intenzionalmente messo i suoi lanciarazzi, i depositi di armi e le postazioni nel centro delle aree residenziali e questo è un crimine di guerra. Attacca i nostri cittadini per ucciderne il maggior numero possibile e questo è un altro crimine di guerra”, ha aggiunto. Secondo le forze armate israeliane da lunedì sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza circa 2.300 razzi e colpi di mortaio contro Israele. Lo riporta il Times of Israel. Secondo l’Idf, circa 1.000 missili, diretti verso aree popolate, sono stati intercettati dal sistema di difesa aerea Iron Dome.
All porte di Tel Aviv un uomo di 50 anni sarebbe morto durante l’attacco missilistico a Ramat Gan, nella periferia est della città, e altre persone sarebbero rimaste ferite, mentre l’esercito israeliano ha colpito un palazzo nella Striscia di Gaza che ospita gli uffici dei media, tra cui quello dell’agenzia Usa Associated Press e di Al Jazeera. L’attacco aereo è avvenuto circa un’ora dopo che l’esercito israeliano ha ordinato di evacuare l’edificio. Non è stata ancora data una spiegazione del perché il palazzo sia stato preso di mira.
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