Secondo i media arabi ci sarebbero almeno 200 feriti alla Spianata Moschee

(LaPresse) – Non accennano a diminuire le tensioni tra palestinesi e israeliani e anzi sono salite alle stelle nel Jerusalem Day, la giornata con cui Israele celebra la riunificazione della città dopo la guerra del 1967 è iniziata con nuovi e durissimi scontri al Monte del Tempio, area chiamata anche Spianata delle Moschee, a cui è impedito oggi l’ingresso ai palestinesi. La polizia israeliana, bersagliata con pietre e oggetti da parte di centinaia di manifestanti, ha risposto con gas lacrimogeni e granate stordenti.

Hamas avevaa emesso un ultimatum dando a Israele tempo fino alle ore 18:00 per ritirare i suoi soldati dalla moschea di Al-Aqsa e da Sheikh Jarrah, e per liberare i palestinesi detenuti negli ultimi scontri. Non è chiaro cosa Hamas farà se le sue richieste non saranno soddisfatte. I media arabi hanno dato notizia di oltre 200 palestinesi feriti. Secondo la Mezzaluna rossa, scrive Jerusalem Post, almeno 50 feriti sono stati portati in ospedale.

Intanto a Gerusalemme sono state udite esplosioni dopo il suono di sirene di allarme anti-missile: Hamas ha rivendicato la responsabilità del lancio, dicendo che si tratta di una risposta a “crimini e aggressioni” israeliani.

Intanto proprio oggi il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite discuterà in privato delle tensioni a Gerusalemme est intorno ad al Aqsa, la terza moschea più sacra dell’Islam. Lo rende noto sempre il Jerusalem Post precisando che il briefing è stato richiesto da quasi due terzi dei 15 membri del consiglio: Tunisia, Irlanda, Cina, Estonia, Francia, Norvegia, Niger, Saint Vincent e Grenadine e Vietnam.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata