Non si fermano le proteste contro il golpe militare del primo febbraio

(LaPresse) Membri della professione medica hanno commemorato due medici e un’infermiera, uccisi durante le proteste contro il regime militare che si è imposto in Myanmar con un colpo di stato. Le vittime sono state ricordate con una sobria cerimonia davanti a uno striscione che riportava le loro fotografie e la scritta “Rest In Power”. Finora sono state uccise più di 500 persone in tutta la nazione dall’inizio delle proteste di massa contro la giunta che ha preso il potere lo scorso primo febbraio, ma le proteste non si fermano, nonostante le violente repressioni del regime.

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