I 14 complici degli attentati al giornale e al market kosher in tribunale

Inizia a Parigi, tra rigide misure di sicurezza, il processo per gli attentati di matrice jihadista del gennaio 2015 a Charlie Hebdo, a Montrouge e al supermercato ebraico Hypercacher. Il 7 gennaio i fratelli Cherif e Said Kouachi, francesi di origine algerina, fecero irruzione nella sede del giornale satirico nella capitale francese e massacrarono 12 persone. L' 8 gennaio Amedy Coulibaly uccise una poliziotta a Montrouge, alla periferia sud della città. Poi il 9 gennaio, in un attacco a un supermercato kosher Porte de Vincennes , provocò la morte di altre quattro persone, di origini ebraiche. Gli attentatori vennero uccisi dalla polizia francese, ma 14 imputati, accusati di aver aiutato i terroristi fornendo armi, auto e sostegno logistico, verranno giudicati durante un processo che dovrebbe durare circa due mesi. Alla sbarra 13 uomini e una donna. Tre di loro verranno giudicati in assenza dopo che hanno lasciato il paese per unirsi allo Stato Islamico. Gli 11 che appariranno in aula hanno dichiarato che, al tempo, non sapevano di partecipare all'organizzazione di un omicidio di massa.

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