Il presidente dello Stato ebraico scrive una lettera alla senatrice a vita: "Il suo coraggio un esempio, sarebbe un onore riceverla a Gerusalemme"
"Sarebbe un grande onore, personale e per lo Stato d'Israele, accoglierla a Gerusalemme e in visita in Israele". Così il presidente israeliano, Reuven Rivlin, ha scritto nella lettera alla sopravvissuta dell'Olocausto Liliana Segre in cui si è detto "inorridito dalle minacce antisemite" ricevute e dalla senatrice a vita che hanno portato all'assegnazione della scorta per la 89enne. La missiva è stata pubblicata sul profilo ufficiale Twitter di Rivlin. "Il suo caso", prosegue Rivlin rivolgendosi a Segre, "è sfortunatamente un altro terribile esempio della realtà per gli ebrei in Europa oggi, ma credo che la risposta più appropriata sia continuare a fare ciò in cui si crede. Uguaglianza, diritti umani, accettazione dell'altra persona e tolleranza sono centrali nell'ebraismo e valori umani universali. Sono le fondamenta su cui sono basate le nostre vite, senza di esse siamo persone inferiori".
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