La cancelliera tedesca nel trentennale della fine della cortina di ferro: "Nessun muro che tiene fuori le persone e restringe la libertà è così alto da non poter essere abbattuto"

"Nessun muro che tiene fuori le persone e restringe la libertà è così alto da non poter essere abbattuto", ma "i valori che fondano l'Europa (…) non sono scontati, devono sempre essere rivitalizzati e difesi". La cancelliera tedesca Angela Merkel commemora così, con un inno alla libertà e un monito all'Europa, il trentennale della caduta del Muro di Berlino e della 'cortina di ferro' che spaccarono il continente nel secondo dopoguerra. In quel 9 novembre 1989 il suo abbattimento, che portò alla riunificazione della Germania, fu letto come la vittoria della democrazia liberale. Oggi però i venti sembrano soffiare in una direzione diversa, con l'ascesa dei nazionalismi e dell'estrema destra, con l'irrigidimento delle frontiere e le accuse a Paesi come Polonia e Ungheria di minare lo stato di diritto.

Alle celebrazioni quest'anno sono stati invitati i leader di Ungheria, Polonia, Repubblica Cece e Slovacchia, mentre per il ventennale erano arrivati i leader del pianeta, incluse le forze alleate della Seconda guerra mondiale. Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha elogiato "il coraggio" dei vicini e la loro indispensabile "volontà di libertà". Ma ha aggiunto che "la democrazia liberale viene sfidata e messa in dubbio". Più tardi, dando il via ai festeggiamenti notturni alla porta di Brandeburgo, il capo di Stato ha lanciato un attacco all'omologo statunitense, Donald Trump. L'inquilino della Casa Bianca, in una nota diffusa poco prima, aveva definito la Germania "tra i più preziosi alleati", augurandosi che il "Muro di Berlino sia una lezione per i governi oppressivi e i governanti in ogni luogo: nessuna cortina di ferro può mai contenere la volontà di ferro di un popolo determinato a essere libero".

Steinmeier ha elogiato gli Usa per il ruolo nell'abbattimento della barriera eretta nel 1961, chiedendo però loro di essere un "partner mutualmente rispettoso" degli alleati, rinunciando "all'egoismo nazionalista". Un messaggio di segno opposto alle politiche in chiave 'America First' di Trump. Sullo sfondo delle tensioni su spesa militare e commercio, le relazioni tra Berlino e Washington sono tese come mai prima d'ora dal secondo dopoguerra. Steinmeier ha poi ricordato che il 9 novembre è anche l'anniversario della Notte dei cristalli, quando nel 1938 i nazisti distrussero sinagoghe e negozi degli ebrei. Il messaggio è attuale vista l'ascesa dell'antisemitismo, di recente all'origine di un attentato a Halle, in cui sono morte due persone.

In Italia, il presidente Sergio Mattarella ha ricordato il "vento di speranza" del 1989, esortando l'Europa a "essere capace di un nuovo slancio, mettendosi alla testa dell'affermazione dei valori di libertà e di democrazia, di uno sviluppo sostenibile, per dare un futuro alle prossime generazioni", augurandosi "un'Europa senza più muri di divisione e odio". Per il ministro degli Esteri Luigi di Maio, in visita in Germania dove ha incontrato l'omologo Heiko Maas, "Italia e Germania sono insieme, oggi, per ricordare e celebrare la rinascita della libertà. Penso però che non ci sia reale libertà se c'è paura e se la qualità della vita delle persone non è ancora quella che desideriamo. Ecco perché abbiamo ancora tante cose da fare per riuscire a migliorarla".

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