La comandante, informata dell'accordo raggiunto a livello europeo, ha deciso di entrare in porto e di raggiungere la banchina. E' stata fermata e portata via dagli uomini della Guardia di Finanza. La nave è stata sequestrata e riportata al largo. Salvini contro la comandante. Critiche a Roma da Parigi e Berlino. 

All' 1 e 50 della notte tra venerdì e sabato, Capitan Carola Rackete ha deciso che ne aveva abbastanza. Così, con mano ferma, ha guidato Sea Watch 3 fino alla banchina principale del porto di Lampedusa e ha attraccato con eleganza. Una motovedetta della Guardia di Finanza ha tentato per due volte di impedirle l'avvicinamento al molo ma ha rischiato di finire schiacciata tra la Sea Watch e la struttura portuale. Il comandante ha desistito e la Sea Watch 3, con i suoi 40 migranti si è definitivamente assicurata al molo.

Subito dopo Carola Rackete è apparsa sul ponte e dalla banchina è partito un applauso. C'era molta gente: dal medico di Lampedusa (ora parlamentare europeo del Pd) Pietro Bartolo, al parroco don Carmelo e ai tanti giovani che, in queste notti hanno bivaccato davanti alla Chiesa di San Gerlando a Lampedusa cantando e pregando per la Sea Watch 3 e la sua gente. Poi, i finanzieri sono saliti a bordo e sono scesi portando con sé Carola Rackete, che è in stato di arresto, ai domiciliari. Sembra che il reato ipotizzato sia"resistenza a nave da guerra" che comporta una pena dai 3 ai 10 anni.  Secondo quanto si apprende, tra lunedì e martedì sarà fissata l'udienza per direttissima ad Agrigento nella quale, oltre alla convalida, verranno decise eventuali misure cautelari.

 

All'alba i migranti sono stati sbarcati e la nave è stata riportata al largo e messa sotto sequestro.

"La comandante Carola non aveva altra scelta – dice la portavoce di Sea Watch ItaliaGiorgia Linardi – da 36 ore aveva dichiarato lo stato di necessità che le autorità italiane avevano ignorato". "E' stata una scelta disperata – spiegano i legali della ong tedesca Alessandro Gamberini e Leonardo Marino – per una situazione che era diventata disperata. Non sappiamo se ora la capitana Carola rischia l'arresto, dipenderà da come è stata effettuata la manovra di avvicinamento e di attracco".

A bordo della Sea Watch 3 ci sono da ieri cinque parlamentari italiani: Matteo Orfini, Graziano Delrio e Davide Faraone del Pd. Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana e Riccardo Magi di +Europa, Quelli che, secondo un tweet di Salvini (poi smentito) andrebbero "arrestati". Delrio ha spiegato che già ieri la comandante aveva deciso di entrare in porto e attraccare. Ma le è stato consigliato di attendere l'esito della trattativa europea sulla redistribuzione dei migranti. Ieri pomeriggio è arrivata la notizia (confermata dal tweet del ministro degli Esteri, Moavero) che l'intesa era stata raggiunta e che Francia, Germania, Finlandia, Lussemburgo e Portogallo erano pronte a fare il loro dovere e prendersi carico dei 40 migranti. Dopo diverse ore, però, la Sea Watch 3 non ha ricevuto nessuna autorizzazione a entrare in porto. E Capitan Carola Rackete ha deciso di rompere gli indugi "per motivi di necessità".

Salvini – "Stanotte comportamento criminale della comandante (tedesca) della nave pirata (olandese) che ha tentato di schiacciare contro la banchina del porto di Lampedusa una motovedetta della Guardia di Finanza, con l'equipaggio a bordo, mettendo a rischio la vita degli agenti. Delinquenti! Io sto con le Forze dell'Ordine, io sto con la Legge, io sto con l'Italia", ha scritto su Facebook il ministro dell'Interno che poi un una dirwetta sul social ha rincarato la dose: "I video della nave che tenta di schiacciare la motovedetta Gdf sono evidenti, nessuno può più far finta di niente: questi sono delinquenti. Questo è un atto criminale e di guerra". "Fortunatamente nessuno si è fatto male ma si è rischiato il morto e si è rischiato il disastro", aggiunge il vicepremier che poi attacca: "Altro che salvare vite, hanno gettato la maschera, sono delinquenti insieme ai trafficanti di esseri umani che con quei soldi ci comprano armi e droga

E poi: "Solidarietà alle donne e agli uomini delle Forze dell'Ordine e della Guardia di Finanza in particolare, visto che poche ore fa hanno rischiato la vita per la scelta criminale della SeaWatch. Da giorni stanno difendendo la legalità e i confini italiani, costretti agli straordinari da una nave pirata e da alcuni parlamentari di sinistra (tra cui un ex ministro) che anziché stare con le Forze dell'Ordine e con l'Italia hanno scelto di schierarsi con una ong tedesca che ha schiacciato una motovedetta delle Fiamme Gialle. I nostri finanzieri erano in grave difficoltà ma i parlamentari di sinistra applaudivano la capitana della Sea Watch".

Conte – "Non voglio sostituirmi alla magistratura. Non spetta a me formulare giudizi. A me spetta il compito di far applicare le leggi e richiamarne tutti quanti al rispetto".

 Zingaretti – Interviene anche il segretario Pd. "Finisce in un clima di drammatica tensione e nell'unico modo in cui poteva finire, e cioè con lo sbarco dei 42 naufraghi nel porto di Lampedusa, una vicenda gestita male e in maniera esclusivamente propagandistica dal Ministro dell'Interno Salvini– dice in una nota -. Gli sbarchi continuano tutti i giorni ma questo è l'unico governo al mondo che i problemi non li risolve, li crea mettendo in contrapposizione principi che dovrebbero vivere insieme come sicurezza, legalità e umanità. Ora la Magistratura – prosegue Zingaretti – verifichi e indaghi per stabilire se ci sono stati reati. Ringrazio la guardia di finanza e le forze dell'ordine, cui va la nostra solidarietà, per l'opera svolta in una situazione difficilissima"

Del Rio – "L'autorità giudiziaria farà il suo corso e stabiliranno i giudici se la capitana ha davvero commesso un reato". Così Graziano Delrio del Pd ai microfoni di RaiNews 24 da Lampedusa. "Come sapete in caso di stato di necessità si possono anche violare le leggi – aggiunge -. Il capitano è responsabile dell'incolumità di tutte le persone che sono a bordo, va rispettata la sua scelta, come il percorso che farà la giustizia".

Germania – "Salvare vite umane è un obbligo umanitario. Il salvataggio in mare non deve essere criminalizzato. Spetta alla giustizia italiana chiarire velocemente le accuse", ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, con riferimento alla vicenda Sea Watch 3. 

Francia – "E' falso dire che l'Ue non abbia mostrato solidarietà all'Italia in questo contesto. Circa 13mila migranti bisognosi di protezione arrivati in Italia nel 2016-2017 sono stati accolti in altri Paesi europei, tra cui la Francia, in un periodo in cui l'Italia aveva scelto una stretta collaborazione con i partner europei", si legge in un comunicato del ministero dell'Interno francese, che prosegue: "Mentre la crisi migratoria si è drasticamente ridotta in ampiezza, l''attuale governo italiano sceglie soluzioni non concertate con i partner europei, denunciando una mancanza di solidarietà dell'Europa e degli Stati membri.

Lussemburgo – "Caro Enzo, ministro degli Esteri italiano, vorrei sollecitare il tuo aiuto perché Carola Rackete, che era ai comandi della nave battente bandiera olandese ed era in obbligo di far sbarcare 40 migranti a Lampedusa, oggi 29 giugno, sia rimessa in libertà". Lo ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri lussemburghese, Jean Asselborn, in una lettera indirizzata all'omologo Enzo Moavero Milanesi, in cui sottolinea che "salvare delle vite umane è un dovere e non potrà mai essere un delitto o un reato.

La replica del ministro dell'Interno – "Difendere i confini nazionali non è un diritto ma un dovere. L'Italia non prende lezioni da nessuno e dalla Francia in particolare: Parigi ha chiuso Schengen, era in prima fila per bombardare la Libia, abbandonava immigrati nei boschi italiani" è la reazione di Matteo Salvini ai commenti del governo francese. 
 

 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata