Trump attacca introducendo nuove tariffe sulla parte di prodotti che erano rimasti fuori dal primo rialzo. Il capo della delegazione cinese Liu He: "Risponderemo, ma si va avanti. Ostacoli normali in una trattativa"

I colloqui tra Cina e Usa sui dazi andranno avanti a tempo indeterminato a Pechino. Entrambe le parti, nonostante che, fino ad oggi non ci siano stati risultati positivi e che gli Usa abbiano deciso di introdurre le nuove tariffe, si sono detti ottimisti sull'obiettivo finale. "I negoziati non hanno fallito, al contrario gli ostacoli sono momenti normali e inevitabili in una trattativa", ha detto Liu He davanti ai media cinesi alla fine del colloqui negli Stati Uniti.

Ma nel frattempo Donald Trump affonda altri colpi per vincere la resistenza dei cinesi. Il presidente Usa ha ordinato l'aumento delle tariffe su quasi tutte le merci che, finora, erano rimaste fuori dal primo rialzo (dal 10% al 25%) che riguardava prodotti per un totale di circa 250 miliardi di dollari all'anno. "Il Presidente … ci ha ordinato di iniziare il processo di aumento delle tariffe su praticamente tutte le restanti importazioni dalla Cina, che sono valutate in altri 300 miliardi", ha dichiarato in una nota il responsabile del commercio americano Robert Lighthizer. I dettagli sul processo per l'avviso pubblico e il commento saranno pubblicati lunedì ha detto Lighthizer. Non era previsto che entrassero in vigore per diversi mesi. E Liu He, aveva avvertito in precedenza che Pechino "avrebbe dovuto rispondere" a qualsiasi aumento tariffario statunitense.

E' chiaro che Trump sta conducendo questa trattativa con un piglio molto duro, più vicino a quello che si usa tra imprenditori piuttosto che tra stati. I cinesi ne sembrano ben consapevoli, navigano in una situazione resa complicata dalle continue "bombe" sganciate dalla controparte, sapendo che, alla fine, dovrebbe essere interesse di tutti trovare una soluzione. Tra l'altro gli effetti dei nuovi dazi (che si applicano alle merci in partenza adesso dalla Cina e che arriveranno negli Usa qui fra un paio di settimane, non dispiegheranno subito i loro effetti negativi. C'è dunque ancora un po' di tempo e entrambe le parti sembrano intenzionate a utilizzarlo. 

"Nel corso degli ultimi due giorni, gli Stati Uniti e la Cina hanno tenuto colloqui e costruttive conversazioni sullo stato delle relazioni commerciali tra i due paesi", ha scritto Trump. "Il rapporto tra il presidente Xi (Jinping) e il sottoscritto rimane molto forte e le conversazioni sul futuro continueranno". Le tariffe sulla Cina "possono o non possono essere rimosse a seconda di ciò che accade in relazione alle trattative future!"

 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: ,