Polizia sotto accusa dopo che il video dei 150 studenti delle superiori arrestati ha fatto il giro del web

L'attenzione dell'opinione pubblica francese è tutta per le immagini shock degli arresti di circa 150 studenti delle scuole superiori, dopo le proteste e gli scontri di giovedì alla periferia di Parigi. I video degli adolescenti in manette, costretti in ginocchio con la faccia al muro o con le mani sopra la testa, hanno scatenato feroci polemiche. Polizia sotto accusa dopo che il video ha fatto il giro del web. Il ministro dell'Istruzione, Jean-Michel Blanquer, si è detto "scioccato" dalle immagini, ma ha ricordato il "contesto di violenza" che ha portato a questa operazione.

Le dimostrazioni studentesche sono proseguite nella giornata di venerdì, alimentate dalla rabbia per quando accaduto, con mezzi di trasporto e camion dei rifiuti bruciati, blocchi, tensioni con la polizia. A Seine-Saint-Denis sono 31 le scuole coinvolte e sei persone sono state fermate. La situazione è diventata particolarmente tesa ad Aubervilliers, dove un'automobile è stata bruciata, si sono verificati roghi vicino a due scuole e un negozio è stato danneggiato e saccheggiato.

La situazione è tesa anche a Malakoff, davanti al liceo Louis-Girard, dove un autobus è stato "preso d'assalto" da una trentina di giovani. Nella Val-d'Oise, venti scuole superiori sono coinvolte nella mobilitazione e dodici persone sono state arrestate in mattinata. Quindici scuole sono interessate in Essonne, dove le tensioni sono scoppiate a Sainte-Geneviève-des-Bois.

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