L'agente è in ospedale, ma non è in pericolo di vita. L'assalitore soffriva di problemi psichiatrici

Attacco con un coltello contro un poliziotto a Bruxelles davanti al commissariato centrale della città. Lo riferisce ad AFP una portavoce della polizia, Ilse van de Keere, spiegando che intorno alle 5.30 "un poliziotto è stato accoltellato e leggermente ferito" da un uomo, "i colleghi hanno sparato sull'aggressore, che è stato bloccato". Secondo un media locale, l'assalitore avrebbe gridato "Allah Akbar", ma la portavoce si è rifiutata di confermare questo dettaglio. Il poliziotto è stato portato in ospedale e non è in pericolo di vita.

L'assalitore, un cittadino belga di 30 anni, soffriva di problemi psichiatrici, era stato in cura e poi dimesso e non compare nel database Ocam dell'anti-terrorismo del Belgio, "né è noto alla polizia per frequentazioni di ambienti radicalizzati o terroristi", ha riferito il ministro dell'Interno belga, Jan Jambon, in un'intervista alla radio fiamminga Een. La procura di Bruxelles ha aperto un'indagine per individuare il movente e nessuna delle autorità conferma il racconto di alcuni testimoni, citati da un media locale, secondo cui l'assalitore avrebbe gridato "Allah Akbar". Il ministro dell'Interno ha invitato a prendere "con prudenza" le prime informazioni sull'aggressore. "Non abbiamo ancora potuto ascoltarlo, non conosciamo le sue motivazioni", ha detto ad AFP una portavoce della procura, Ine Van Wymeersch.

Il presidente francese, Emmanuel Macron, è oggi per il secondo giorno in visita di Stato in Belgio. Macron si recherà con il re Filippo a Molenbeek, Comune dell'agglomerato di Bruxelles diventato noto agli occhi del mondo come bastione dei jihadisti dopo gli attentati di Parigi di novembre del 2015, dal momento che molti dei responsabili erano originari proprio di Molenbeek.

 

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