L'uomo, un estremista di destra, è entrato nel luogo di culto durante una funzione gridando: "Tutti gli ebrei devono morire". Si riapre il dibattito sulle armi. Trump: "Se ne avessero avute l'esito sarebbe stato migliore"
Nuova strage negli Stati Uniti, questa volta con una sparatoria in una sinagoga di Pittsburgh. La tensione nel Paese è alta in vista del voto di metà mandato, dopo che oltre una decina di bombe rudimentali è stata inviata a politici democratici e personaggi pubblici anti-Trump.
In Pennsylvania, secondo le prime ricostruzioni, l'odio ha preso un'altra forma, questa volta contro gli ebrei. L'assalitore, che secondo i media ha ucciso almeno undici persone e ne ha ferite altre sei, avrebbe urlato "Tutti gli ebrei devono morire", dopo esser entrato nella sinagoga Tree of Life durante una funzione religiosa. È stato ferito dalla polizia intervenuta sul posto, che lo ha arrestato e trasferito in ospedale. Si tratterebbe di un 46enne bianco, di nome Robert Bowers.
Il presidente Donald Trump ha parlato di "una cosa terribile, terribile, quella che sta accadendo con l'odio nel nostro Paese e in tutto il mondo", dicendo che "bisogna fare qualcosa" e invocando più severe leggi per applicare la pena di morte. Si è anche espresso sulla questione della sicurezza e delle armi da fuoco, dopo che il tema è già stato caldissimo nel mandato del repubblicano a seguito di varie stragi, fra cui quella in una scuola di Parkland, in Florida, dove il 14 febbraio scorso un giovane uccise con armi d'assalto 17 persone. "Questo ha poco a che fare con le leggi sulle armi. Se avessero avuto protezione dentro, l'esito sarebbe stato decisamente migliore", ha detto Trump.
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha espresso solidarietà agli Usa e alle vittime, mentre manca ancora un bilancio ufficiale, parlando di un "attacco antisemita" orribile. "Siamo solidali con la comunità ebraica di Pittsburgh. Siamo solidali con il popolo americano di fronte a questa violenza antisemita orribile", ha affermato in un video pubblicato sul suo profilo Twitter.
Ha commentato anche la figlia di Trump, Ivanka, che si è convertita all'ebraismo prima di sposare Jared Kushner: "L'America è più forte degli atti di un fanatico depravato e antisemita", ha scritto su Twitter, aggiungendo: "Dobbiamo unirci contro l'odio e il male".
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata