Cancellato il viaggio del presidente in America Latina per "monitorare la risposta Usa nel Paese"
Resta alta l'attenzione in Siria dopo il presunto attacco chimico su Douma. La Casa Bianca ha annunciato la cancellazione del primo viaggio del presidente americano, Donald Trump, in America Latina, che sarebbe stato in programma questa settimana. L'amministrazione ha sottolineato che Trump lo ha deciso perché vuole "monitorare la risposta americana alla Siria". Il vice Mike Pence andrà a Lima al suo posto per il Summit delle Americhe, ha fatto sapere la portavoce Sarah Sanders.
Secondo quanto riporta il giornale turco Hurriyet, citato a sua volta dai media russi, il cacciatorpediniere missilistico statunitense USS Donald Cook si sta muovendo nel mar Mediterraneo verso la città costiera siriana di Tartus, dove si trova una base militare russa. Un portavoce del Pentagono, interpellato dalla testata turca, ha rifiutato di commentare o fornire dettagli sull'attuale collocazione della nave militare. Il Washington Examiner, citando una fonte del Pentagono e ripreso dai media internazionali, aveva in precedenza riferito che la nave USS Donald Cook, dotata di 60 missili da crociera Tomahawk, aveva lasciato il porto di Cipro e si era diretta verso la Siria.
Secondo il Wall Street Journal, la nave da guerra è partita alla volta delle coste siriane dopo che ieri il presidente americano ha annunciato che entro 24-48 ore avrebbe preso una decisione sulla risposta al presunto attacco con armi chimiche, sottolineando a proposito di azioni militari di "non escludere nulla".
Nel frattempo il governo siriano ha invitato l'Organizzazione per la probizione delle armi chimiche (Opac) a recarsi nella città colpita per condurre un'indagine sull'accaduto. L'agenzia di stampa di stato Sana ha riferito che il ministero degli Esteri ha "mandato un invito ufficiale all'Opac perché invii un team della sua missione di verifica dei fatti a visitare Douma e indagare le notizie legate al presunto uso di armi chimiche laggiù". La Siria, afferma inoltre un responsabile del ministero di Damasco, citato da Sana, "conferma la sua volontà di collaborare con l'organizzazione".Nel frattempo la
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