Richard Gates si dichiara colpevole di cospirazione e di aver mentito agli investigatori che indagano sul Russiagate. Una decisione legata a motivi familiari quella dell’ex top manager della campagna elettorale di Donald Trump. Gates è sotto indagine per 32 capi di imputazione che, di fatto, prevedono anche la frode e il riciclaggio di denaro. La Casa Bianca ha preso subito le distanze. Intanto il presidente Trump sta valutando l'introduzione di dazi del 24% sulle importazioni di acciaio e del 10% su quelle di alluminio negli Stati Uniti.

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