Ha incontrato resistenze nel suo stesso partito Spd

Il leader dei socialdemocratici tedeschi, Martin Schulz, ha annunciato la propria rinuncia a diventare ministro degli Esteri nel futuro governo di coalizione guidato dalla cancelliera Angela Merkel, dopo aver incontrato resistenze nel suo stesso partito Spd."Rinuncio qui a unirmi al governo federale e allo stesso tempo imploro che questa sia la fine di discussioni sulle persone" all'interno dell'Spd, ha dichiarato in una nota. 

Schulz é stato molto criticato dal suo partito, dopo che aveva promesso in precedenza che non sarebbe mai stato ministro nel governo Merkel. L'accordo per la coalizione deve ancora ottenere luce verde dalla base dell'Spd, in un referendum interno il cui esito è atteso per il 4 marzo. Un risultato positivo, tuttavia, non è scontato. "Le discussioni sulla mia persona minacciano l'esito del voto", ha spiegato Schulz nella sua dichiarazione. Tra quanti l'hanno attaccato c'è anche quello che sarebbe dovuto essere il suo predecessore agli Esteri, l'attuale ministro Sigmbar Gabriel. Ieri quest'ultimo aveva parlato di "dispiacere" nel vedere il "poco rispetto verso gli altri" e che "la parola data conti così poco".

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